Tanto vento, tanta paura per l’incidente tra Bezzecchi e Vinales ma alla fine sorride sempre lui, Jorge Martin. Martinator si prende pole e Sprint spaventando gli avversari dopo una corsa condizionata dal forte vento e che stava per finire malissimo quando a pochi giri dalla fine Bezzecchi ha tamponato senza volerlo Vinales, in fondo al lungo rettilineo d’arrivo.
La paura per l’incidente nel finale
Come è successo? Forse è stato risucchiato dalla scia dell’Aprilia di Maverick, forse è stato disturbato da una raffica di vento, di sicuro per una frenata gestita male. Entrambi sono rotolati violentemente nella ghiaia. I corpi immobili a terra hanno fatto trattenere a tutti il fiato fino a quando si sono mossi, prima Vinales, rialzatosi arrabbiato nei confronti di Bezzecchi che però ha avuto la peggio. Per precauzione il romagnolo è stato portato all’ospedale di Melbourne per sottoporsi a una tac, ma le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni.
La scena ha colpito soprattutto Di Giannantonio che sarà operato a una spalla nelle prossime settimane (“Peccato finire in anticipo la stagione, anche perché fisicamente sto migliorando”). Il pilota VR46 Ducati dopo aver analizzato la sua prova (“Ottima Sprint, la migliore dell’anno. Ho perso tante posizioni. Poi però sono riuscito a risalire”) ha ammesso: “L’incidente è stato uno dei momenti più brutti della mia vita in moto, ho avuto paura”.
Bagnaia ha una carta segreta per domani
La delusione è invece dipinta sul volto di Bagnaia, autore di una gara sotto tono. Non ha performato nel modo che ci si aspettava. Il campione in carica chiude quarto la Sprint race in Australia e spiega: “Abbiamo dovuto fare qualche modifica, ma faticavo. Siamo andati nella direzione opposta rispetto a ieri. Sentivo molto ‘effetto vela’ per via del vento”. Si è sentito quasi preso in giro Pecco: “Mi sono trovato in difficoltà. Martin era superiore, secondo me stava giocando con noi. Sapevamo sarebbe stata tosta e su questa pista Jorge si trova bene”. Pecco guarda già alla gara lunga: “Ma se domani il warm up sarà asciutto, troveremo una soluzione. Martin non ha avuto cali di gomme, mentre io ho avuto problemi già al sesto giro. Bisogna fare qualcosa dal punto di vista del setting. Per domani non escludo la gomma media. L’unico che ha corso con quella mescola è Bezzecchi e non è andato male”.
Chi non può che sorridere è Martin che a Sky racconta la sua prestazione: “Siamo partiti con un vento mostruoso. Era difficile da gestire. Una volta passati tre o quattro giri, mi sembrava di andare meglio. Riuscivo a fare tempi ottimi. Domani sarà una gara difficile, ma oggi sono felice. Non ho sentito un grande calo della gomma soft. Non ho mai provato la media: domani faremo le nostre valutazioni”.
Il rimpianto di Marquez
Marquez si gode il sorpasso a Binder (“è stato bellissimo”) ma non nasconde qualche rimpianto: “Quando il vento spinge in curva 1 bisogna stare attenti. Invece ho commesso un errore di valutazione. Ho deciso di finire la curva senza rischiare troppo e ho perso tante posizioni. Il secondo posto rispecchia il nostro potenziale, ma avrei potuto rimanere vicino a Martin. Oggi ho sbagliato e mi dispiace perché sono un perfezionista. Non vorrei rimontare ogni volta”.
Infine Bastianini, che ha chiuso al terzo posto: “Avrei potuto fare una qualifica migliore. Mi sono trovato meglio dal secondo giro. Martin aveva un altro passo. Se riusciamo a fare un altro step, possiamo essere protagonisti”.