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Bari, mai più un anno così: le mosse di De Laurentiis per rinascere

La rivoluzione di Longo e Magalini, con Di Cesare a guidare la ripartenza: dai movimenti sul mercato al nuovo ruolo in dirigenza dell'ex capitano

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Il Bari di Luigi De Laurentiis riparte dal tandem Longo-Magalini, con l’obiettivo di dimenticare la pessima stagione 2023-24, chiusa con la vittoria ai playout contro la Ternana di Breda. Dalla voglia d riscatto dell’ex tecnico del Torino alla mole di lavoro che aspetta il ds reduce dalla fortunata esperienza di Catanzaro, fino ad arrivare al nuovo ruolo di Valerio Di Cesare, passato dal campo alla scrivania. “La Bari” è pronta a ricominciare.

Bari, De Laurentiis riparte

Al settimo anno di presidenza, Luigi De Laurentiis è pronto a rilanciare in vista del prossimo campionato di Serie B. Dopo aver sfiorato la Serie A, sfumata a pochi secondi a causa del famoso gol di testa di Leonardo Pavoletti, i Galletti sono incappati in una delle peggiori stagioni della loro storia nel campionato cadetto. Il baratro della Lega Pro ad un passo, poi le zampate di capitan Di Cesare nel rush finale e i playout da brividi contro la Ternana di Roberto Breda. La paura per l’1-1 dell’andata e la gioia, unita ad un sospiro di sollievo, per il rotondo 0-3 maturato al “Libero Liberati” di Terni nel secondo round del doppio confronto. Salvezza e ancora Serie B, per oscurare un anno da dimenticare.

Messi alle spalle i problemi con la piazza, che continua ad essere in aperta contestazione per la multiproprietà, De Laurentiis riparte a testa bassa, rivoluzionando l’area tecnica e affidandosi al duo Magalini-Longo, accompagnato dal giovane dirigente Valerio Di Cesare, appena passato dal campo alla scrivania. L’obiettivo è consolidare la categoria, cancellando le scorie dello scorso anno, e puntare la parte sinistra della classifica, con l’auspicio di centrare i playoff. Un passo alla volta, per una città che vuole tornare nel calcio che conta. Al più presto, ma con criterio.

Il nuovo ruolo di Valerio Di Cesare

Da capitano a vicedirettore sportivo. È questa la nuova veste di Valerio Di Cesare, ormai ex difensore del Bari, chiamato a portare la sua esperienza da calciatore dall’altra parte della scrivania. La conoscenza dell’ambiente, la consapevolezza di non poter sbagliare in una piazza così importante, fino al rapporto con i tifosi e gli addetti ai lavori. Primi passi in un mondo nuovo, al fianco di un veterano del mestiere come Giuseppe Magalini, reduce da una promozione in B e da una semifinale playoff in cadetteria con il Catanzaro.

Appesi gli scarpini al chiodo a 41 anni suonati, Di Cesare può vantare la bellezza di 235 apparizioni con la maglia del Bari, condite da 21 gol e 4 assist. Un bottino che si è arricchito proprio in quest’ultimo anno, tanto balordo quanto prolifico sotto il profilo personale. Un anno che ha chiuso definitivamente la carriera da calciatore del simbolo dei Galletti: “La mia carriera da calciatore termina qui, è stata un ’emozione grandissima, il calcio è stato la mia vita e continuerà ad esserlo. Non mi aspettavo una dimostrazione d’affetto tanto forte della gente, mi ha messo in grande difficoltà, ma penso di poter essere utile anche fuori dal campo. Ho parlato a lungo con il Presidente; ho percepito in lui tanta voglia di rivalsa, so cosa vuole, quale è il grande obiettivo. Spero di raggiungere da dirigente quello che non sono riuscito a centrare da calciatore con questa maglia. Io amo questa maglia”, parola di capitano.

Rivoluzione della rosa: come cambia il Bari di Longo

Al raduno si sono presentati 24 calciatori, ma è evidente che in molti partiranno e solo una parte di questo gruppo parteciperà effettivamente alla prossima stagione sportiva. L’unico volto nuovo, al momento, è il giovane Favasuli, ragazzo scuola Fiorentina reduce da un’ottimo campionato con la maglia della Ternana, al di là della retrocessione finale. Un talento che Magalini non si è lasciato sfuggire. La priorità resta il portiere: il ritorno di Alessandro Micai, ora al Cosenza, è più di un’idea, ma è stato fatto un sondaggio per Stankovic, di proprietà dell’Inter ma valorizzato dalla Sampdoria nell’ultima Serie B. Occhi anche su Boris Radunovic del Cagliari.

Moreno Longo, esonerato a sorpresa dal Como lo scorso 13 novembre (per fare spazio a Cesc Fabregas, ndr), attende rinforzi, ma resta fiducioso: “Alcune trattative sono in chiusura. Non mi preoccupa la tempistica relativa agli arrivi, sono sicuro che dalla società faranno il massimo. Arrivano…”, ha confermato l’ex Toro ai tifosi presenti nel giorno del raduno. Del resto, mancherebbe solo l’ufficialità per l’approdo in biancorosso di Lorenzo Sgarbi, attaccante rientrato al Napoli dopo il prestito all’Avellino in Serie C.

Confermati Vicari e Ricci, mentre piace moltissimo Chajia del Como, già allenato da Longo in riva al lago. Riflettori puntati su Kevin Bonifazi, che potrebbe rappresentare un rinforzo importante in difesa, così come stuzzica l’opzione Bonini della Virtus Entella. Chieste informazioni per Cerri e Mendes, per arricchire il reparto offensivo, ma il sogno resta Anthony Partipilo del Parma, nonostante il ragazzo abbia un contratto con i crociati fino al 2026. La rivoluzione di Luigi De Laurentiis è appena cominciata.

Bari, mai più un anno così: le mosse di De Laurentiis per rinascere Fonte: Getty

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