Definirlo “astro nascente” è ormai riduttivo: Jude Bellingham, dieci gol in dieci partite di Liga, ha messo praticamente da solo le mani sul suo primo ‘Clasico’, ribaltando il Barcellona e consentendo al Real Madrid di restare in vetta appaiato al miracolo Girona.
- Barcellona sotto gli occhi di Mick Jagger
- Real Madrid, avvio difficile
- Bellingham si prende il Clàsico
- Ancelotti applaude il suo fenomeno
- Bellingham talismano del Real Madrid
Barcellona sotto gli occhi di Mick Jagger
È bastata una doppietta nel secondo tempo per ribaltare un match per lunghi tratti dominato dal Barcellona, subito in vantaggio con il gol di Gundogan. Allo stadio Olimpico del Montjuic, davanti a 50mila spettatori il Barcellona che era ancora imbattuto in Liga ospitava il Real Madrid chiamato a rispondere alla vittoria di ieri del Girona, sorprendentemente in testa alla Liga. “Clàsico” numero 255, con il Barça che sulla maglia mostra il simbolo dei Rolling Stones, e Mick Jagger in tribuna a tifare per i blaugrana. Ma evidentemente non è bastato.
Real Madrid, avvio difficile
I padroni di casa hanno trovato il vantaggio in apertura al sesto minuto: uno-due di Gundogan con Ferran Torres, tocco di Tchouameni che di fatto lancia il centrocampista ex City, Alaba in scivolata invece di spazzare lascia la palla al tedesco che mette la palla di piatto nell’angolino alla sinistra di Kepa, portando avanti il Barcellona. È il suo primo gol con la maglia blaugrana. Il secondo tempo si apre sulla falsariga del primo. Con ancora pericoloso il Barcellona. Il primo tiro nello specchio dei Blancos arriva dopo 57 con un tiro dal limite di Kroos, debole e parato da ter Stegen.
Bellingham si prende il Clàsico
Poi all’improvviso, con il Barça che sembra ancora in totale controllo, arriva il pari del Real Madrid, con un colpo di genio e il talento del solito Jude Bellingham. L’inglese da fuori area controlla e scarica un destro imparabile per ter Stegen al 69′. Arriva così il nono gol in 10 gare giocate in campionato per l’ex centrocampista del Borussia, sempre più capocannoniere della Liga, che la pareggia. Ma non è finito qui, lo show. Perché al minuto 93′ è ancora Bellingham a portare avanti il Real. Cross di Carvajal con l’inglese che in area fa gol con un tocco da centravanti vero. E Ancelotti torna in testa, a pari punti col Girona, ma a +4 su Xavi, che incassa la prima sconfitta in campionato.
Ancelotti applaude il suo fenomeno
“La chiave della partita è aver cambiato atteggiamento tra il primo e il secondo tempo – ha detto il tecnico italiano a fine partita – nel primo tempo siamo stati una squadra pigra, lenta, non aggressiva… e nel secondo, tutto il contrario. Capita nel calcio di non riuscire a giocare come vuoi. E nel primo tempo non eravamo al nostro livello. È stato da dimenticare. Fortunatamente, il secondo è stato diverso e ci ha dato la possibilità di vincere. Modric ha cambiato la dinamica della partita, perché con lui avevamo più controllo palla e il Barça ha fatto un passo indietro e ha pressato meno. Jude è stato molto efficace. Ha segnato il primo ed è stato molto abile sul secondo”.
Bellingham talismano del Real Madrid
Ormai Bellingham non è più una sorpresa, anche se Ancelotti afferma il contrario: “Sì. Siamo tutti sorpresi. Soprattutto il suo tiro da fuori area oggi, perché di solito non tira. Sembra un veterano, per il suo atteggiamento. L’obiettivo era vincere, non pareggiare. E sapevo che quel gol avrebbe cambiato completamente l’inerzia della partita. È un giocatore che fa tanta differenza. Non so in quale posizione sarà, né sapevo che lunedì assegneranno il Pallone d’Oro. Lui dietro le punte? Il mio lavoro è quello di ottenere il massimo da tutti e, poiché la sua migliore qualità è l’inserimento in zona gol, si è adattato lì. Devi solo perfezionare l’organizzazione difensiva della squadra. Per me Bellingham può arrivare a 20-25 gol tranquillamente, perché ha iniziato molto bene. Non lo consideriamo un capocannoniere, ma al momento sta segnando molti gol. Anche se ci aspettiamo molto, anche, dagli attaccanti”.
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