Dal Mondiale vinto nel 2006 al famoso gol di Muntari, passando per la storia d’amore con Ilaria D’Amico: un Gianluigi Buffon a tutto tondo si è raccontato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, ricordando alcuni episodi, tra i più importanti della sua vita e della sua carriera.
Dal debutto in Serie A ancora minorenne fino al trionfo di Berlino, l’ex portiere di Parma, Juventus e della Nazionale è stato un fiume in piena di aneddoti interessanti.
- Buffon, dall'esordio in A al trionfo di Berlino
- Buffon e la storia d'amore con Ilaria D'Amico
- Buffon, D'Amico e il gol di Muntari in Milan-Juve
- Buffon, il ritorno al Parma e il nuovo ruolo in Nazionale
Buffon, dall’esordio in A al trionfo di Berlino
Aveva 17 anni Gianluigi Buffon quando fu lanciato da Nevio Scala nell’olimpo del calcio italiano. Di fronte al suo Parma, il Milan di Baresi e Weah, di Roberto Baggio e Maldini: “E di chi più ne ha più ne metta”, ha commentato l’ex portiere, che ha ricordato l’affetto con il quale Paolo Maldini lo ha salutato appena scesi in campo: “Ha avuto la sensibilità di venirmi ad abbracciare e di dirmi ‘dai, forza, fa che non succeda niente’. Per tutti gli altri sono passato come se non esistessi neanche, lui è stato l’unico che è venuto lì a darmi forza. Secondo me quello è il momento in cui certe persone fanno la differenza”.
Undici anni dopo l’esordio in massima serie, Buffon è tra gli artefici del Mondiale vinto in Germania, protagonista in semifinale su Podolski e in finale sul colpo di testa di Zinedine Zidane: “E’ stata una parata complicata, riuscì a imprimere al pallone una potenza incredibile, sembrava avesse calciato con il piede. Si vede che quella sera aveva tanta forza nel collo, perché dopo…”, ha commentato ridendo Buffon, che ha ricordato le sensazioni vissute al triplice fischio: “Ero solo felice che fosse finita”.
Buffon e la storia d’amore con Ilaria D’Amico
A questo punto Fazio si è rivolto a Ilaria D’Amico, alla quale ha chiesto come avesse festeggiato la vittoria del Mondiale: “Lui è svenuto”, ha risposto sorniona la conduttrice, convolata a nozze con l’ex portiere lo scorso 28 settembre: “Ci abbiamo pensato un po’ su sul matrimonio. Lui ha riflettuto a lungo su come fare la proposta. Una volta me l’ha chiesto alle 5.30 di mattina con un sms da Parigi. ‘Ma io e te non ci sposiamo?’, ma mica si fa così una proposta di matrimonio. Quella vera l’ha fatta a Parma: torno a casa, trovo il caminetto acceso, una musica di sottofondo, lui si accascia più che inginocchiarsi, mi prende la mano e mi fa la proposta. Gli ho detto subito di sì”. “Ero diventato seriale, di solito verso febbraio gliele facevo”, ha proseguito Buffon.
Buffon, D’Amico e il gol di Muntari in Milan-Juve
Una storia d’amore che dura da più di 10 anni, suggellata dalla nascita di Leopoldo Mattia e dalle nozze di due mesi fa. Ma i due si conoscevano da molto prima, complici le carriere da calciatore e da giornalista, l’uno di fronte all’altra negli infuocati post-gara.
Un episodio, in particolare, è stato raccontato ieri sera: “Frequentando lo stesso mondo, io e lei ci conoscevamo da tempo, però la sera del gol-non gol di Muntari in Milan-Juve mi intervistò a bruciapelo. Mi chiese ‘Buffon, ma se lei se ne fosse accorto, avrebbe denunciato la cosa?‘. Io risposi quello che tutti sanno: non me ne ero accorto, ma in ogni caso non lo avrei detto. Ogni tanto Galliani mi rifà la domanda, gli rispondo che somigliava molto a un gol, ma non lo era. Lui ride come un matto, a distanza di anni si può ridere sull’episodio”.
Buffon, il ritorno al Parma e il nuovo ruolo in Nazionale
Negli ultimi due anni di carriera Buffon è tornato alle origini, al Parma, intanto scivolato in Serie B: “Tutte le mattine, quando andavo ad allenarmi a quei tempi, ascoltavo ‘Bella’ di Jovanotti. Era la mia canzone. Quando stavo decidendo il mio futuro dopo l’addio alla Juventus, mentre passo per Parma in radio esce la stessa canzone. E allora ho scelto di ritornare lì…”.
Dopo il ritiro annunciato il 2 agosto dell’anno scorso, 3 giorni dopo Buffon è diventato capodelegazione della Nazionale azzurra, appena 8 giorni prima delle dimissioni presentate da Roberto Mancini. La scorsa estate, in seguito al fallimento azzurro agli Europei, Buffon è stato confermato nel suo ruolo, con Luciano Spalletti commissario tecnico: “Eravamo partiti un po’ depressi e con tanti punti interrogativi. Il mister ha portato un cambiamento netto, gliene va dato atto. Ha capito di cosa avesse bisogno il gruppo e i ragazzi gli hanno dato disponibilità totale”.