I ricordi più significativi di una carriera unica, ma anche aneddoti, retroscena, curiosità, siparietti, polemiche e chicche: c’è di tutto nel nuovo libro di Gianluigi Buffon, “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”, presentato al Salone del Libro di Torino. Una metafora e una sintesi, sin dal titolo, della carriera dell‘ex portiere e capitano della Nazionale italiana, capace di alternare momenti trionfali ad altri decisamente più bui. Come quella volta che, al Bernabeu, usò un’espressione entrata a suo modo nella leggenda per protestare contro un rigore concesso in extremis dall’arbitro inglese Oliver. Quello del “bidone dell’immondizia al posto del cuore“.
- Real Madrid-Juventus, l'espulsione di Buffon
- Gigi e gli allenatori: Allegri, Mazzone e Lippi
- Byron Moreno e Zinedine Zidane: che ricordi
Real Madrid-Juventus, l’espulsione di Buffon
Nitido il ricordo di Gigi di quell’episodio: “Uno dei punti più alti della mia carriera”, ricorda ridendo. “Ora che è passato qualche anno, mi vergogno di quello che ho detto. Avevo una certa età, rappresentavo qualcuno, ero il capitano. Però devo anche dire che se tornassi indietro, ridirei tutto“, la surreale aggiunta. “In quel momento, riuscire a far sbollire quell’amarezza era difficile. Non era solo una partita persa, ma qualcosa di speciale: una rimonta epica, in uno stadio epico, con un gruppo che aveva dimostrato un carattere e un’unione speciale. Eravamo dei pazzi e dei sognatori. A oggi non so ancora perché sono stato espulso, l’arrabbiatura nelle interviste era anche per quello”.
Gigi e gli allenatori: Allegri, Mazzone e Lippi
Quindi alcuni aneddoti sugli allenatori. “Allegri mi diceva: ‘Te Gigione sei bellissimo perché vivi in un totale stato di incoscienza, ma è questa la tua forza’. Ogni tanto ci penso, forse è vero. Mazzone? Paro ogni tiro in una partita contro il suo Brescia, quando è finita entro negli spogliatoi e c’era lui che mi aspettava. Passo e mi fa: ‘Oh Buffon, ma che hai fatto oggi? Oggi me parevi Lazzaro perché ti rialzavi sempre‘”. Quindi con Lippi in Sudafrica: “Sono entrato negli spogliatoi, ero infortunato. Vedo tutti con le mani nei capelli, disperati. Arriva il mister, era sereno e distaccato: ‘Ragazzi non è colpa vostra, la colpa è mia che sono un c…e che ho portato voi’. Ridevo nella doccia”.
Byron Moreno e Zinedine Zidane: che ricordi
Un altro arbitro che lo fece arrabbiare è stato Byron Moreno in Corea nel 2002: “I media avevano condizionato il sentimento popolare. Tutti hanno visto, a giusta ragione, in Moreno il vero nemico che ci ha fatto uscire. Probabilmente la colpa era nostra, però lui arbitrò in maniera ignobile. Uscimmo dall’aeroporto tra gli applausi”. Applausi diversi nel 2006: “Sono stato il VAR per la testata di Zidane a Materazzi. La mia reazione e la mia corsa verso la zona incriminata hanno fatto sì che gli arbitri si accorgessero che qualcosa era successo. Non lo diranno mai, ma l’azione è stata rivista in tv da loro”.