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La nuova sfida di Camila Giorgi continua su Instagram, il silenzio verte solo sul rientro e il conflitto con la famiglia

La tennista, che ha confermato il ritiro dall'attività agonistica, ha pubblicato una nuova foto su Instagram senza aggiungere alcun dettaglio su dove si trova e quando rientrerà in Italia, come annunciato dai suoi legali

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Al silenzio rigoroso è subentrata una certa incontinenza nel pubblicare scatti, quasi per aggiornare con una certa sistematicità su quel che le accade, che cosa sta vedendo e vivendo oggi che dalle cronache sportive è passata ad occupare come protagonista l’attività della Procura di Prato e della Guardia di Finanza.

Quanto divenuto di dominio pubblico, relativamente alla posizione di Camila Giorgi e in merito al suo prematuro ritiro, ha svelato la complessità di una vicenda che oggi è seguita dai suoi legali in Italia. Perché l’ex tennista, che si è ritirata dall’attività agonistica il 7 maggio scorso, è lontano dal nostro paese, probabilmente si trova negli Stati Uniti anche se non abbiamo effettivi riscontri se non dalle foto postate dalla stessa Camila.

L’ultimo selfie su Instagram di Camila Giorgi

Non una parola da parte dei suoi genitori, Sergio e Claudia, non una dichiarazione da parte dei fratelli che pure avevano condiviso con lei anche un percorso professionale. Parlano solo i legali di Camila, Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra, ormai. E rispondono di quel che progressivamente sta emergendo su diversi fronti. Quello noto grazie alle rivelazioni del Corriere della sera e legate ai problemi con l’Agenzia delle entrate, i presunti pagamenti non effettuati poi di conti anche di ristoranti.

E poi l’ultimo della lista, ovvero il proprietario della villa di Calenzano, poco distante da Firenze, dove aveva deciso di trasferirsi Camila Giorgi per questioni legate al programma di allenamento.

Il proprietario della residenza toscana dell’ex tennista è stato molto chiaro, a Repubblica, in una sequenza di dichiarazioni che descrivono una serie di fatti a tratti inspiegabili: “E’ una situazione surreale. Non solo ne sono andati senza dire nulla e con sei mesi di affitto non pagati ma ci hanno anche fatto sparire metà arredamento. Tappeti persiani e mobili di pregio, parliamo di un danno che si aggira tra i 50mila e i 100mila euro”.

“Quando sono arrivato non c’era più nessuno e la casa era mezza vuota, come se fosse stata razziata. In giardino c’erano altri mobili e tappeti accatastati l’uno sull’altro esposti alla pioggia. Probabilmente avevano già riempito tutto e non sapevano dove metterli. Sono andati all’estero e probabilmente non li rivedremo mai. Eravamo tranquilli del fatto di avere affittato la casa a una persona conosciuta. Ma peggio di così non poteva andare – e poi conclude – E’ scappata, perché di questo si tratta. Penso che avesse organizzato tutto da tempo”.

Nessun dettaglio nella dida

Poche ore fa un nuovo selfie ritrae Camila Giorgi mentre si scatta una foto allo specchio. Non una dida, non una localizzazione, non un dettaglio che si aggiunga a quel comunicato all’indomani della notizia del ritiro che è stato condiviso quasi come se fosse d’obbligo.

Il ritiro, secondo Giorgi, andava affrontato nel modo più essenziale possibile: si è limitata a informare della sua decisione la ITIA (International Tennis Integrity Agency) per via delle regole dell’antidoping, che obbligano i tennisti professionisti a indicare dove si trovano, in modo da essere raggiungibili dagli ispettori per i prelievi a sorpresa.

Avviso di ritiro alla ITIA e poi nulla più, se non clamore e la conseguente necessità di chiarire e di condividere un comunicato. il primo che è entrato nella lista dei ritirati si è reso conto della novità. Ma Camila e la sua famiglia – sempre presente nel tennis come nella vita – non hanno risposto se non attraverso i propri rappresentanti. Legali di Camila Giorgi.

Fonte: ANSA

Camila Giorgi

Camila Giorgi, nuova story e silenzio sul rientro

I diverbi, le divergente con i genitori, papà Sergio e mamma Claudia, non sono stati dettagliati ma solo ammessi dagli stessi avvocati. Lo abbiamo appreso dalle dichiarazioni rilasciate dai legali che la rappresentano e che la assistono nella fase più complicata della sua carriera, ormai chiusa.

Le ultime storie delle quali vi abbiamo dato conto la ritraggono in palestra, in un punto vendita di una nota catena statunitense e un locale altrettante celebre a New York e dintorni, quei rumors su una presunta fuga in America sono parsi confermati dalla stessa ex tennista. Una volontà, pure se non accompagnata da dichiarazioni o comunicati. Nulla di nulla.

Il comunicato prima delle foto

Prima di questi segnali che Camila ha deciso di condividere su Instagram, era stato pubblicato un comunicato con cui aveva smentito le notizie pubblicate in Italia. “Sono così grata per il vostro meraviglioso amore e sostegno per così tanti anni. Conservo tutti i bellissimi ricordi” aveva scritto su Instagram per poi aggiungere che “ci sono state molte voci inesatte sui miei piani futuri, quindi non vedo l’ora di fornire maggiori informazioni sulle entusiasmanti opportunità future. È una gioia condividere la mia vita con voi e continuiamo questo viaggio insieme”.

Questo il testo del suo comunicato, che ha anticipato l’intervento degli avvocati chiamati a rispondere in merito alla delicata vicenda che l’ha investita. Hanno tenuto ad affermare che, a breve, la tennista rientrerà, confermando – indirettamente – le indiscrezioni che la vorrebbero all’estero e precisando che Giorgi non ha “Nessuna intenzione di sottrarsi agli accertamenti o alle responsabilità, anzi vi è sempre stata massima trasparenza e collaborazione quando richiesta”, si legge nella nota diffusa e riportata dall’agenzia ANSA.

La divergenza tra Camila e la famiglia

“L’allontanamento dalla residenza di Calenzano è temporaneo e dovuto ad una divergenza di vedute all’interno della famiglia, e alla volontà di prendersi una pausa di riflessione per decidere come impostare la propria vita dopo l’abbandono dell’attività agonistica” spiegano i rappresentanti di Giorgi, aggiungendo che il ritiro dalle competizioni agonistiche non ha niente a che vedere con la vicenda legata agli accertamenti della Guardia di Finanza. E puntando i riflettori sulla “divergenza” tra Camila e i suoi cari.

Quella villa che, stando alle parole del proprietario della residenza toscana, sarebbe stata svuotata in tempo record e lasciata come se fosse disabitata. Sicuramente da Giorgi e forse anche dai suoi cari.

Attriti relativi forse, e soprattutto, con il padre Sergio. Una figura fondamentale, nel suo cammino tennistico, in qualità di coach (creando anche delle incomprensioni, in passato, con la Federtennis) e stando a quel che ha riportato il Corriere della Sera, anche per quel che riguarda le implicazioni commerciali e finanziarie derivanti dal suo successo.

L’inchiesta e i ristoranti e le fatture non pagate

Secondo quel che aveva riportato martedì 14 maggio il Corriere della Sera, che ha approfondito la situazione debitoria di Camila Giorgi, oltre a quella con il Fisco di 464mila euro – gli avvocati avrebbero chiesto il patteggiamento – la tennista avrebbe altre pendenze per multe e ristoranti non pagati. Inoltre, vi sarebbe un problema di tasse in Gran Bretagna su cui, per ora, non vi sarebbero ulteriori riscontri o dichiarazioni. Situazioni comunque seguite dal padre Sergio, che segue anche la situazione tributaria e finanziaria della figlia.

Stando a queste indiscrezioni, raccolte dal Corsera, Giorgi avrebbe altre pendenze, anche se per cifre nettamente inferiori rispetto ai 464mila euro pignorati un anno fa direttamente alla FITP, la Federtennis, per multe e fatture di ristoranti non pagate.

Dalla loro, i legali che rappresentano Giorgi, avrebbero presentato richiesta di patteggiamento alla procura di Prato. Nella cartella esattoriale che la Guardia di Finanza non è riuscita a notificare alla Giorgi, inoltre, sarebbe presente anche una dicitura “Uipe”, acronimo che sta per “Uniform Instrument Permitting Enforcement”, ovvero recupero dei crediti relativi alle tasse da parte del fisco di altri paesi, come per la Gran Bretagna appunto.

Da Sergio Giorgi e i suoi familiari, per ora, nessun comunicato.

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