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Celje-Fiorentina, moviola: due rigori, polemiche, proteste e ingenuità costate care

La prova dell’arbitro Zwayer nell’andata dei quarti di finale di Conference League analizzata ai raggi X, il fischietto tedesco ne ha ammoniti sei

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Felix Zwayer è stata la scelta dell’Uefa per Celje-Fiorentina. La carriera del fischietto nato a Berlino il 19 maggio 1891 non è esente da macchie. Quella più clamorosa è datata 2005, quando fu squalificato per sei mesi: Zwayer era assistente dell’arbitro Hoyzer e ammise di essere stato coinvolto nella combine in una gara di un campionato minore tedesco. Nel 2009 la promozione in Bundesliga e dal 2012 è stato nominato internazionale fino alla direzione della finale di Nations League 2022/23 tra Spagna e Croazia. Dal punto di vista dell’atteggiamento in campo è un arbitro autoritario che ricorre il meno possibile ai cartellini e non predilige il dialogo con i calciatori. Altra caratteristica che lo contraddistingue è che tende a evitare l’aiuto del Var. Vediamo come se l’è cavata ieri.

I precedenti di Zwayer con la Fiorentina

Due i precedenti con i viola, entrambi in Europa League (l’ultima volta nel 2016) per un bilancio di un pari e una sconfitta. Lo scorso novembre Zwayer ha diretto la gara di qualificazione a Euro2024 dell’Olimpico tra l’Italia e la Macedonia del Nord. In quella circostanza annullò giustamente un gol a Raspadori per fuorigioco e assegnò un rigore agli azzurri dopo la conferma del Var per fallo di mano di Serafimov. Ma è soprattutto con le squadre italiane che i ricordi sono spiacevoli. Nel 2020 a pagare con l’eliminazione agli ottavi di Champions League fu la Juventus di Sarri: fischiò infatti un rigore inesistente al Lione di Rudi Garcia (Cesari definì imbarazzante la prova dell’arbitro). Male anche più di recente, in occasione del match di Europa League tra Brighton e Roma, quando nel primo tempo annullò una rete regolare ad Azmoun. Infine l’ultimo precedente: il 3-1 del Milan col Brugge dove pure commise diversi errori.

L’arbitro ha ammonito 6 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Kempter e Dietz con Badstübner IV uomo, Muller al Var e Schroeder all’Avar, l’arbitro ha ammonito sei giocatori: sei giocatori: 35′ Moreno, 49′ Ranieri, 53′ Zaniolo, 55′ Vuklisevic, 87′ Dodò, 90’+6 Kean.

Celje-Fiorentina, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Al 20′ Matko va a terra dopo un contatto in area con Ranieri, ma l’arbitro fa subito segno di proseguire. Il primo ammonito della gara al 35′ è Moreno per aver steso Karnicnik a centrocampo. Al 49′ ammonito Ranieri che è andato ad intervenire fallosamente su Delaurier-Chaubert dopo un pallone perso da Parisi, al 53′ giallo a Zaniolo per un fallo su Nieto, al 55′ ammonito Vuklisevic per una trattenuta su Zaniolo.

Al 57′ cross di Delaurier, Ranieri manda in angolo ma la Fiorentina protesta per un precedente fallo su Mandragora in area. L’arbitro viene richiamato all’on field review dal Var ed assegna ai viola un rigore che Mandragora realizza. Al 66′ errore di Fagioli che innesca la ripartenza locale, fallo di Pongracic su Matko in area e per l’arbitro è rigore che Delaurier-Chaubet realizza. Al 79′ Dodo salta Silva e cade, per Zwayer si puó continuare. All’87’ giallo a Dodò che allontana un pallone: era diffidato e salterà il ritorno così come Moreno e Zaniolo. Al 90’+6 ammonito Kean per proteste. Dopo il recupero Celje-Fiorentina finisce 1-2.

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