Il gol di Galeno all’ultimo respiro aveva messo il Porto in una condizione invidiabile, ma l’Arsenal nel match di ritorno ha pareggiato i conti con il gol di Trossard nel primo tempo. Alla fine sono passati gli inglesi dopo la lotteria dei calci di rigore. Nulla da fare per gli uomini di Conceiçao, eliminati agli ottavi come un anno fa.
- Trossard porta l'Arsenal in vantaggio
- L'Arsenal non sfonda il muro del Porto
- Supplementari, vince la paura
- Arsenal-Porto 4-2 il tabellino
Trossard porta l’Arsenal in vantaggio
Nel primo tempo è l’Arsenal, come lecito immaginare, ad attaccare a folate: Saka è particolarmente intraprendente, ma Costa non deve svolgere troppo lavoro. Lo stesso non può dirsi per Raya, che al 22′ deve disinnescare una pericolosa conclusione di Evanilson. Il Porto infatti gioca, e quando può si rende pericoloso. I gunners faticano a prendere ritmo ed a creare veri pericoli, e quando le situazioni si fanno intricate arriva il solito Pepe a sbrogliare tutto. Ma al 41′ la combinazione tra Odegaard e Trossard consente al belga di battere Costa con un preciso diagonale di destro, inglesi in vantaggio alla fine del primo tempo.
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L’Arsenal non sfonda il muro del Porto
Nella ripresa la pressione dell’Arsenal si fa man mano più serrata, e la difesa del Porto trema in più di un’occasione ma non sbanda. Fino al 67′ quando un pasticcio tra Pepe e Costa lascia via libera a Odegaard: ma l’arbitro Turpin vede una trattenuta di Havertz ai danni di Pepe, e il gol viene annullato. Dopo pochi minuti è invece Raya a dover sbarrare la strada a Conceicao, che non serve nè Galeno né Evanilson e prova la conclusione ai diciotto metri. Il tono agonistico della partita cresce di minuto in minuto, non quello tecnico, e Arteta mette dentro Gabriel Jesus che dopo un solo minuto ha subito una grande occasione sventata da Diogo Costa. Lo stesso portiere si ripete su Saka, sventando con fortuna, ma l’Arsenal ha aumentato nettamente la pressione. Fino al fischio di Turpin che porta le squadre ai supplementari.
Supplementari, vince la paura
Nel primo tempo supplementare l’unica occasione da rete capita al Porto sui piedi di Taremi, che spara alto da buona posizione. L’Arsenal fa tanta confusione e non si rende mai pericoloso, Arteta mette dentro anche Zinchenko e Nketiah ma non succede niente fino ai tempi supplementari. Ai rigori il protagonista è Raya neutralizza i tentativi di Wendell e Galeno, esecuzioni perfette per i ‘Gunners’ che possono volare tra le migliori otto d’Europa.
Arsenal-Porto 4-2 il tabellino
ARSENAL (4-3-3): Raya 7; White 6, Saliba 6, Gabriel 6, Kiwior 6 (106′ s.t.s. Zinchenko 6); Ødegaard 7, Jorginho 6 (83′ Gabriel Jesus 6.5), Rice 6.5; Saka 6.5, Havertz 5.5, Trossard 7 (106′ s.t.s. Nketiah 6). All. Arteta
PORTO (4-2-3-1): Diogo Costa 6; João Mário 5.5 (85′ Sanchez 6), Pepe 7, Otávio 6.5, Wendell 5; Alan Varela 6 (97′ Grujic 6), Nico González 6 (101′ p.t.s. Eustaquio 6); Galeno 5, Pepê 6, Francisco Conceição 5.5 (101′ p.t.s. Borges 5.5); Evanilson 6.5 (88′ Taremi 5.5). All. Sergio Conceiçao
Arbitro: Turpin (Francia)
Marcatori: 41′ Trossard
Ammoniti: Saliba (A), Arteta (A), Pepe (P), Sergio Conceiçao (P), Havertz (A). Sequenza calci di rigore: Ødegaard (A) goal, Pepê (P) goal, Havertz (A) goal, Wendell (P) parato, Saka (A) goal, Grujic (P) goal, Rice (A) goal, Galeno (P) parato