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Milan-Tottenham 1-0 pagelle: San Siro in amore, Brahim Diaz fa Cupido. La curva Sud non ha mai tradito

I rossoneri si aggiudicano la sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League dopo aver dominato gli Spurs. Menzione speciale per il tifo rossonero: coreografia da dieci e lode

14-02-2023 23:15

La sera di San Valentino è un dolcissimo espediente: il tifo milanista voleva il suo sogno d’amore e l’ha avuto. Il Milan vince e convince nella gara di andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Tottenham e si aggiudica il primo round di misura: 1-0 agli Spurs, il dardo intriso di milanismo lo scaglia Brahim Diaz dopo 7′, il resto è un lunghissimo abbraccio che ha tenuto avvinghiati i calciatori di Stefano Pioli al loro pubblico.

Menzione speciale per la curva Sud che confeziona una coreografia da 10 e lode che ricorda, qualora ce ne fosse bisogno, come il calcio, svuotato di questa passione viscerale che appartiene alla gente, si riduca a ben poca cosa.

Carattere, efficacia, concretezza: il Milan c’è

Notte di luci a San Siro, dove la Champions League torna nel momento peggiore dei rossoneri: calo psicologico, squadra smarrita, allenatore in difficoltà, quinto posto in serie A con 4 punti nelle ultime cinque gare, una boccata d’ossigeno con la vittoria striminzita contro il Torino.

Ora noi, o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta

torna in mente il discorso motivazionale di Tony D’Amato, alias Al Pacino, ai suoi Miami Sharks e pare di immaginare il clima da prepartita di Theo Hernandez e compagni, di intuire il senso delle parole di mister Pioli, di vedere la cattiveria agonistica negli occhi di ciascuno dei calciatori fondersi con la carica del dodicesimo uomo in campo.

Fonte:

Milan-Tottenham, Stefano Pioli applaude i suoi. Li ha incitati per tutta la partita

Milan-Tottenham: coreografia spettacolare della curva Sud

I tifosi ci sono, il Meazza è gremito, e il cuore pulsante del tifo milanista, la Curva Sud, è evidentemente lì. Dove è sempre stata. Secondo anello, seggiolini blu, rigorosamente in piedi per 90’. Una voce sola, una spinta incessante, una vicinanza mai scalfita, nemmeno quando dagli altri settori dello stadio c’è chi abbandona a metà secondo tempo perché il Milan proprio non gira. Lo hanno ribadito alla vigilia della sfida contro gli Spurs, gli assidui della Sud: uniti più che mai, anche adesso. Soprattutto adesso. San Valentino col Milan: a volte il calendario dà un senso a tutte le cose.

Coreografia incredibile, a 360 gradi, del tifo rossonero: il tema è l’amore eterno. Lungo tutto il secondo anello blu campeggia uno striscione di quattro parole: non ti ho mai tradito. Cartoncini bianchi, rossi e neri compongono la scritta “unico amore“. Ai lati un cuore gigante e i loghi del club. Colpo d’occhio incredibile per un’opera d’arte.

Minuto di silenzio per le vittime di Turchia e Siria

Silenzio a tratti interrotto dalle urla di qualche incivile, poi nessun altro rumore. Solo una lunga e intensa empatia verso quanto accaduto in Turchia e Siria, dove i danni tremendi del terremoto ancora non si sa quale danno enorme abbia causato effettivamente. Le vittime sono oltre 40mila. Il dolore indicibile. Gli applausi di San Siro un bellissimo segno di vicinanza.

Fischi per gli ex Inter, Conte e Perisic

A incrociare corsi e ricorsi della storia del calcio, anche il ritorno di Antonio Conte in Italia: lui, avversario dei rossoneri, lo è sempre stato e i suoi trascorsi alla Juventus e all’Inter non potevano che lasciare intatto quel solco che lo separa anni luce dalla tifoseria rossonera.

Fonte:

Milan-Tottenham, lo sguardo preoccupato di Antonio Conte

Tanti fischi per l’allenatore che ha portato in trionfo prima i bianconeri e poi i nerazzurri: bordate di fischi nel pre partita e identico trattamento nel corso della gara. Identico trattamento – e identiche motivazioni – anche per Ivan Perisic,

Emergenza portieri per Milan e Tottenham

Tra gli elementi di comunanza del momento calcistico di Milan e Tottenham, il fatto che entrambe le squadre siano costrette ad affidarsi ai portieri di riserva. Da tempo il Milan, privo di Mike Maignan da diversi mesi: quali siano le reali condizioni di salute dell’estremo difensore non è dato sapersi ma Ciprian Tătărușanu è destinato a rimpiazzarlo ancora per qualche settimana. La sorte gli ha concesso il palcoscenico europeo, lui stasera ha risposto alla grande.

Fonte:

Fraser Forster è toccato a lui difendere i pali della porta degli Spurs

Identico destino in casa Spurs: Fraser Forster ricorderà questo scorcio di stagione che lo hanno chiamato, dopo aver fatto da spettatore a Hugo Lloris, a vestire i panni del protagonista in seguito al recente infortunio del francese che, al termine della sfida contro il Manchester City vinta dal Tottenham per 1-0, si è fermato per una botta al ginocchio che lo terrà distante dai campi per un paio di mesi.

Pioli e Conte si affidano al 3-4-2-1

L’altro dettaglio che avvicina le due formazioni è tattico: sia Pioli che Conte si sono affidati al 3-4-2-1 con due uomini a supporto dell’unica punta. Occhi su Giroud e Kane con la consapevolezza che buona parte dell’esito delle rispettive manovre offensive dipendesse dallo stato di forma di Diaz e Leao da una parte, Kulusevski e Son dall’altra.

Milan-Tottenham 1-0 diretta live testuale

Milan-Tottenham 1-0 gli highlights della partita

Sono i calciatori del Tottenham a fare per primi il loro ingresso nel pre partita: concentrati in un San Siro che ancora si deve riempire. E si riempirà, eccome.

Fonte:

Milan-Tottenham pre partita: i calciatori degli Spurs saggiano l’erba del campo e iniziano a entrare nell’atmosfera giusta

7′. Tanto basta al Milan per trovare il vantaggio: gol di Brahim Diaz che è il più lesto a fiondarsi sul pallone dopo la conclusione di Theo Hernandez, parata da Forster. L’estremo ospite fa un miracolo anche sul primo tentativo di Diaz ma, sulla replica con tuffo di testa, non può nulla.

Fonte:

Milan-Tottenham, il vantaggio rossonero di Diaz. Questo il fotogramma del gol, tuffo di testa da posizione centrale

Al 25′ – dopo una lunga fase in cui la partita ha regalato diversi capovolgimenti di fronte ma poche emozioni – Son calcia una punizione da posizione defilata direttamente verso la porta: doppia deviazione che mette i brividi al tifo rossonero, palla in corner.

Finale di primo tempo di marca Spurs, al 45′ Son impegna seriamente Tatarusanu che respinge la conclusione, palla sui piedi di Kane che calcia e colpisce la traversa. Solo a quel punto l’arbitro ferma il gioco per un fuorigioco precedente.

Al 48′ ancora Son calcia direttamente in porta una punizione dalla lunga distanza, Tatarusanu respinge coi pugni.

Fonte:

Milan-Tottenham, l’ammonizione di Dier che, diffidato, salta la gara di ritorno

Al 18′ della ripresa ammonito Dier per un fallo su Giroud. Il giallo è pesante perché Dier era diffidato e salterà il ritorno.

Al 34′ della ripresa Milan vicino al raddoppio: splendida sponda di Giroud, il neoentrato De Ketelaere è libero davanti al portiere ma conclude con un colpo di testa debole e impreciso che si spegne a lato.

Al 35′ della ripresa ancora rossoneri vicinissimi al 2-0: cross di Leao per Thiaw che stacca di testa e manda il pallone a lato di un nulla.

Le pagelle di Milan-Tottenham

Brahim Diaz per il gol, Theo Hernandez tornato a livelli altissimi, Leao finalmente efficace e sul pezzo: su tutti, loro ma un grande elogio va a tutta la retroguardia del Milan che non ha sbagliato un intervento. Nelle file del Tottenham, Son sopra gli altri ma la prestazione corale degli Spurs non è stata sufficiente. Kulusevski il peggiore.

Le pagelle del Milan

  • Tatarusanu 7: dopo aspre e a volte ingiustificate critiche – si è detto che con Maignan in porta il Milan avrebbe perso molti meno dei punti lasciati per strada in campionato – Tatarusanu ha alzato il colletto, tirato fuori il petto e reagito da campione. Provino adesso a dire che il problema del Milan è lui.
  • Thiaw 7: ci si preoccupava di come potesse impattare con la Champions League. Ha risposto a testa alta. Duro, roccioso, arcigno: ha lavorato di fisico, di contatto, di forza e speso buoni falli tattici per spezzare le manovre ospiti. Promosso a pieni voti.
  • Kjaer 7: gli serviva minutaggio per ritrovare il giusto ritmo partita. Bene ha fatto Pioli a insistere su di lui se l’obiettivo era averlo in forma stasera. Torna leader di un reparto che non ne ha sentito la mancanza solo perché Tomori e Kalulu si sono inventati la stagione più bella della loro carriera ma la classe e il senso della posizione di Kjaer non l’hanno né il primo né il secondo.
  • Kalulu 7: impeccabile, grintoso, granitico. Attento su Kane e lucidissimo anche in fase di impostazione della manovra.
  • Saelemaekers 6,5: si danna sulla destra e copre la fascia in su e in giù. Non sempre preciso, non sempre incisivo ma è un martello che non smettere di battere sul chiodo.
  • Tonali 7: si è mosso nell’ombra. Serviva la versione di Tonali più ringhiosa, fastidiosa, muscolare e ha accontentato Pioli alla grande. Leader sempre.
  • Krunic 6,5: il fioretto lo mette spesso da parte, serve la sciabola e mostra di avere anche quella. Quando il Tottenham ha alzato il ritmo, il suo contributo è stato prezioso per pressione e forcing.

    Fonte:

    Milan-Tottenham, emoticon di Theo Hernandez appena sopra la nuca

  • Theo Hernandez 7,5: gli sono bastati 7′ per fare più di quello che ha fatto vedere nelle ultime cinque partite. Theo stasera è un leone: ruggisce, scatta, affonda, imposta, si propone, aiuta i compagni in fase di contenimento. Dominante: di nuovo, finalmente.
  • Brahim Diaz 7,5: serviva un Cupido che facesse partire la freccia e scatenare la bolgia d’amore di San Siro, ci pensa lui. Ha il merito grandissimo di sbloccarla subito. Ed è un gol pesante perché costringe il Tottenham a rivedere tattica e impostazione. Tiene in allerta la retroguardia Spurs per tutto il primo tempo, grande sacrificio e abnegazione.
  • Leao 7: qualcosa l’ha scosso, qualcos’altro lo ha risvegliato dal torpore delle ultime giornate. Che sia il richiamo dell’Europa, della sfida da dentro o fuori e dell’obiettivo? Forse sì perché così sul pezzo non lo ricordavamo da tempo. Non solo fantasia ma anche concretezza, sebbene il vizio di forzare alcune giocate e alcune conclusioni sembri atavico.
  • Giroud 6,5: anche per Giroud, partita di sacrificio. Fa a sportellate e si preoccupa di essere un valido supporto per il gran lavoro cui è chiamata la mediana. Di rimando, in attacco si vede pochissimo e non riesce mai a rendersi pericoloso. Encomiabile nei panni di assist man.
  • All. Pioli 8: professionista serio. Lo ha dimostrato nel corso di una carriera in cui gli alti e i bassi sono passi, passi che – uno dopo l’altro – restituiscono lo spessore di ciascuno. Mister Pioli è di nuovo on fire e, per ritrovare questo Milan, il suo Milan, ha fatto il possibile e l’impossibile, arrivando a ridiscutere convinzioni e credo per mettersi completamente al servizio dei suoi calciatori, delle loro necessità.

Le pagelle del Tottenham

  • Forster 7: fare un miracolo inutile, perché dopo un secondo prendi gol in seguito alla respinta, deve essere frustrante. A lui è successo dopo 7′. Non si scompone, interventi sicuri e carattere da vendere.
  • Lenglet 5,5: dà spesso la sensazione che gli avversari possano sfondare, incostante.
  • Dier 5,5: a tu per tu con i giganti d’attacco rossoneri non sfigura ma qualche brivido in chiusura, ad Antonio Conte lo causa anche lui.
  • Romero 6: gioca con sicurezza e non rinuncia alla tecnica per sbrigliare la matassa in più di una occasione. Si propone anche in avanti ma è condizionato da inizio ripresa per un giallo strameritato per un fallaccio su Tonali.
  • Emerson 6: come i compagni, parte male e prosegue in crescendo. Meglio nella ripresa.
  • Sarr 6: è un’alzaia, a tratti diga e altre volte prorompente. Soffre un po’ quando pressato.
  • Skipp 6: subisce le ripartenze rossonere e gli tocca mettere spesso più di una pezza per rimediare alle incertezze dei colleghi di reparto.
  • Perisic 5,5: come quando era all’Inter. Se capitava la partita storta, non c’era verso di raddrizzarla. Troppo poco.
  • Kulusevski 5,5: è la brutta copia del calciatore che, da solo, sa essere fattore. Non decolla, si limita al compitino e spesso si estranea.
  • Son 6,5: il migliore del Tottenham. Ci prova sempre, non si arrende ed è infaticabile. L’unico che ha cercato di creare scompiglio nell’area rossonera.
  • Kane 5,5: è il classico calciatore del quale scrivi la pagella solo dopo quella di tutti gli altri. Perché anche quando non fa nulla, o quasi, per 89′, poi è capace di castigare con una sola giocata. Invece, stasera, nemmeno quella.
  • All. Conte 5: Spurs sottotono. Mai pericolosi, sebbene per tratti della gara abbiano provato a schiacciare il Milan nella sua metà campo senza rendersi mai pericoloso dalle parti di Tatarusanu. In panchina, Conte, non è stato il Conte che ricordavamo: alla grinta ha preferito la calma serafica, ai richiami veementi ha preferito – troppe volte – il silenzio. Non sembrava in forma e, probabilmente, la convalescenza ha fatto il suo.

Il calendario del Milan in campionato e in Champions League

Messa in archivio la sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League, il Milan resta nei paraggi di San Siro perché la prossima sfida di serie A, in programma il 18 febbraio, è nella vicina Monza contro la squadra dei grandi ex Berlusconi e Galliani.

Di nuovo in casa per la gara del 28 febbraio, contro l’Atalanta, prima della trasferta a Firenze del 4 marzo. Lasciata alle spalle anche quella partita, di nuovo testa solo per l’Europa: i destini del cammino rossonero in Champions League si decidono l’8 marzo a Tottenham: la sfida di ritorno contro gli Spurs consentirà di fatto ti tirare la linea e tracciare un primo bilancio della stagione.

Le prossime partite e il calendario completo del Milan

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