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Champions, Napoli-Barcellona, Calzona: "Mi ispiro a tre allenatori, De Laurentiis mi ha dato due obiettivi"

Il terzo allenatore del Napoli si presenta: per Calzona subito un debutto difficile contro il Barcellona "ma non firmo per il pari, dobbiamo vincere e ritrovare convinzione".

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

L’altro ieri pregustava Euro 2024 con la sua Slovacchia, in poche ore si è ritrovato catapultato alla guida del Napoli, alla vigilia di un match terribile e affascinante contro il Barcellona: strana la vita per Francesco Calzona, o se si preferisce “Ciccio”, l’ex vice di Maurizio Sarri e Luciano Spalletti che, per usare le sue stesse parole, ha coronato il suo “sogno da bambino” diventando in corso d’opera il tecnico della squadra del suo cuore. Proverà a costruire in brevissimo tempo un piccolo miracolo: mettere in discussione la qualificazione ai quarti di finale di Champions col Barca. E in conferenza stampa azzarda: “Non firmo per il pari. Gioco sempre per vincere“.

Calzona ringrazia la Federcalcio della Slovacchia

Le prime parole di Calzona sono per chi gli ha consentito di accettare la chiamata del Napoli: “Volevo iniziare ringraziando la federazione slovacca, in particolare il presidente Jan Kovacik, perché mi ha concesso l’opportunità di venire a Napoli. Il merito è loro, dei giocatori della Nazionale. Ringrazio anche il popolo slovacco perché mi ha manifestato grande stima”. Quindi sulla nuova avventura: “Si resetta tutto, si inizia un nuovo cammino. Ho trovato una squadra che si è messa subito a disposizione, poche parole perché abbiamo bisogno di fatti. Ci siamo trattenuti pochissimo tempo, siamo andati subito in campo. Il pubblico di Napoli è speciale, dobbiamo renderlo orgoglioso di noi con le nostre prestazioni e coi risultati”.

Napoli, cosa ha chiesto De Laurentiis a Calzona

Ecco cosa ha chiesto De Laurentiis a Calzona: “Il presidente mi ha contattato domenica, non è contento della situazione, mi ha chiesto di andare avanti in coppa e di cercare la qualificazione alla prossima Champions. In 24 ore un allenatore può cambiare poco, noi però non abbiamo tempo, dobbiamo accelerare il processo di apprendimento. Ai giocatori ho detto che non abbiamo scusanti, dobbiamo migliorare la nostra posizione. Osimhen? Si è allenato con la squadra, non è stata una seduta lunghissima, sarà valutato domattina come tutti gli altri”.

Sarri, Spalletti e Di Francesco: i tre maestri di Calzona

Ma quali sono le idee tattiche di Calzona? A chi si ispira? “Ho lavorato con tre grandi allenatori, oltre a Sarri e Spalletti includo anche Di Francesco. Mi hanno trasmesso tanti concetti che mi aiuteranno nel prosieguo. Ci metterò del mio, naturalmente. Il Napoli è una squadra forte, deve ritrovare alcuni concetti, ma ha grande qualità. Deve ritrovare convinzione, ha fatto ottime cose anche quest’anno. Ai ragazzi ho chiesto di essere squadra, nelle due fasi. Non esistono per me giocatori che non partecipano alla fase difensiva. Sarò contento se tutti faranno quello che ho chiesto loro”.

Hamsik non verrà a Napoli: “Per me è come Maradona”

Quindi su Marek Hamsik, che potrebbe seguirlo nella sua avventura partenopea: “Gli ho chiesto di darmi una mano, lui sarebbe stato anche contento di farlo. La verità però è che ha smesso da poco di essere un calciatore professionista e ha preso in mano una Academy molto importante. Deve occuparsene in prima persona. In ogni caso mai dire mai. Per me Marek Hamsik per il Napoli è come Diego Armando Maradona“. Hamsik che, in ogni caso, dovrebbe essere allo stadio per il match. Soltanto da tifoso azzurro, per il momento.

Poco tempo per studiare il Barcellona, ammirazione per Xavi

Infine sul Barcellona, avversario che non ha avuto probabilmente neppure il tempo di studiare: “Il Barcellona è una squadra forte, anche se ha attraversato un momento di difficoltà, con un allenatore top, che stimo molto. Ma paura non ne abbiamo. Siamo il Napoli. Finora il Barcellona l’ho guardato da sportivo, non mi aspettavo tutto quello che è accaduto negli ultimi giorni. Mi aspetto una partita dura, che noi giocheremo per vincere, come tutte. Non firmo per il pari”.

Di Lorenzo: “Ho sentito Mazzarri, siamo dispiaciuti per lui”

In conferenza stampa anche il capitano, Giovanni Di Lorenzo: “Quando si cambiano tre allenatori vuol dire che le cose non vanno, la squadra ne è cosciente. Vogliamo uscirne tutti insieme col mister, daremo il massimo. Il fatto che il tecnico conosca molti giocatori può essere di aiuto, ci ha trasmesso da subito grande entusiasmo. C’è una stagione ancora da giocare e siamo focalizzati su questo. Ultimamente forse avevamo perso entusiasmo e spensieratezza, per affrontare squadre come il Barcellona serve anche coraggio. I primi a non essere contenti per i risultati negativi siamo noi. Ma l’impegno non è mai mancato e anzi vorrei ringraziare mister Mazzarri. L’ho sentito dopo l’esonero, siamo molto dispiaciuti“.

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