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Champions: Napoli, Milan, Inter, chi sono e come giocano le rivali degli ottavi

Punti di forza e difetti delle tre avversarie delle italiane: l’Eintracht campione dell’Europa League, il Tottenham di Conte e il Porto dell’ex nerazzurro Sergio Conceiçao 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

È lunga la corsa per Istanbul, sede della finale di Champions League, ma la strada che aspetta Napoli, Milan e Inter presenta insidie diverse. Il sorteggio di Nyon ha risparmiato le tre squadre italiane da accoppiamenti impossibili, ma le avversarie degli ottavi di finale sono formazioni da non sottovalutare, con enorme esperienza nelle competizioni europee: vediamo chi sono e come giocano Eintracht, Tottenham e Porto, avversari rispettivamente di Napoli, Milan e Inter.

Champions, Napoli agli ottavi contro l’Eintracht

Primo nel proprio girone, il Napoli è stato abbinato dall’urna di Nyon all’Eintracht di Francoforte, squadra che nella scorsa stagione ha vinto l’Europa League e che nella fase a gironi è riuscita a piazzarsi seconda nel gruppo D, dietro il Tottenham e davanti a Sporting Lisbona e Olympique Marsiglia. Un traguardo non scontato per la formazione allenata dal 48enne Oliver Glasner, che in estate ha perso un giocatore chiave come Filip Kostic, passato alla Juventus e rimpiazzato da Luca Pellegrini, subito a suo agio nel 3-4-2-1 del team tedesco basato su pressing e intensità.

L’Eintracht non brilla nella costruzione da dietro ma preferisce aggredire alto per recuperare palla nella trequarti avversarie e sfondare poi sulle fasce, da cui partono i cross per Randal Kolo Muani, 23enne centravanti francese non particolarmente prolifico (6 gol complessivi finora) ma veloce, col gusto del dribbling e abile nelle sponde: già 9 i suoi assist in questa stagione. Alle sue spalle agiscono due tra il giapponese Kamada (capocannoniere stagionale con 12 reti, 3 in Champions) il danese Lindstrom e il redivivo Gotze, campione del mondo a Brasile 2014 tornato a splendere dopo anni bui. La vera stella è il 23enne difensore Ndicka, dotato di fisico, posizione e velocità: non ha rinnovato il suo contratto e a fine stagione volerà in un top club.

Champions, agli ottavi il Tottenham di Conte per il Milan

Il Milan è l’italiana che è andata decisamente peggio al sorteggio, avendo pescato il Tottenham di Antonio Conte, grande rivale dei rossoneri prima sulla panchina della Juve e poi su quella dell’Inter. Quarti in Premier League a 8 punti dalla capolista Arsenal, gli Spurs hanno raggiunto una rocambolesca qualificazione agli ottavi grazie al gol al 96’ di Hojbjerg sul campo del Marsiglia, risultato che ha evitato ulteriori critiche a Conte: dopo i 169 milioni di euro spesi sul mercato, uscire ai gironi in un gruppo non impossibile (Eintracht e Sporting Lisbona le altre) sarebbe stato un dramma per i londinesi.

Il dramma a Marsiglia, invece, è stato solo quello di Son, una delle stelle a disposizione di Conte, che ha rimediato 4 fratture all’orbita dell’occhio in uno scontro con Mbemba e rischia ora di saltare i Mondiali: per febbraio dovrebbe recuperare, ma bisognerà vedere in che condizioni sarà. In sua vece nella partita persa domenica col Liverpool, accanto a Kane, Conte ha schierato Perisic, uno dei quattro ex della serie A presenti a sua disposizione: gli altri sono Bentancur, Kulusevski e Romero. Il Tottenham ha qualità, esperienza (nel 2019 perse la finale col Liverpool) e fisico: soprattutto è squadra pericoloso sulle palle alte, situazione di gioco in cui il Milan ha mostrato lacune in questa stagione.

Champions, per l’Inter agli ottavi c’è il Porto

Il Porto ha già 8 punti di ritardo in campionato dal Benfica nel campionato portoghese, ecco perché per i Dragoes sarà ancora importante fare strada in Champions: l’Inter è dunque avvisata, anche perché ben conosce il carattere di Sergio Conceiçao, tecnico che da giocatore per due stagioni (dal 2001 al 2003) indossò la maglia nerazzurra.

Il Porto assomiglia al suo allenatore: è squadra tignosa, organizzatissima, che non molla mai, come dimostra anche la clamorosa impresa della vittoria del girone B. Dopo aver perso le prime due giornate contro Atletico Madrid (2-1) e Brugge (addirittura 0-4 al Do Dragao) il Porto ha vinto i successivi 4 incontri segnando 11 gol e subendone appena 1. L’iraniano Taremi, centravanti fisico e opportunista, è capocannoniere dei lusitani in Champions con 5 gol, ma l’Inter dovrà stare attenta anche agli esterni Galeno ed Evanilson, giocatori che negli spazi sanno esaltarsi.

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