Sarà Ovidiu Alin Hategan a dirigere la prossima sfida dell’Italia di Roberto Mancini agli Europei, contro il Galles. Nato nella città di Arad il 17 luglio 1980, di professione medico, Hategan è un arbitro molto precoce: inizia a dirigere da ragazzino, nel ’96, e a 26 anni esordisce nella massima serie rumena, per poi diventare internazionale nel 2008 a soli 28 anni.
L’arbitro di Psg-Basaksehir
Rapida anche la scalata nel grande calcio, con l’esordio nella fase a gironi di Champions League nel 2011 e l’accoppiata Europei–Olimpiadi del 2016. Era lui l’arbitro della sfida di Champions League tra Psg e Basaksehir del dicembre 2020, partita divenuta purtroppo celebre per i presunti insulti razzisti rivolti dal quarto uomo Coltescu – connazionale di Hategan – nei confronti di Pierre Webo, allenatore in seconda della squadra turca: Coltescu venne prima sospeso e poi “assolto” dalla Commissione Etica e Disciplina dell’Uefa.
Crescita costante
Secondo Luca Marelli, ex arbitro che analizza puntualmente prestazioni e carriera dei fischietti italiani ed europei, Hategan ha “cambiato passo” nelle ultime stagioni, passando dall’essere un arbitro di medio-basso livello a un fischietto affidabile e soprattutto autorevole.
Una crescita, secondo Marelli, dovuta soprattutto ai consigli del designatore Uefa Rosetti, che su Hategan sembra aver puntato molto. Tuttavia, dopo aver diretto ben 6 incontri nella fase a gironi di Champions League nel prosieguo della stagione il fischietto rumeno non è andato oltre l’incontro dei quarti di finale tra Manchester City e Borussia Dortmund.