Con la vittoria sull’amico e compagno di doppio Hubert Hurkacz in finale ad Halle, Jannik Sinner ha conquistato il suo primo titolo in carriera sull’erba – ora può vantarne almeno uno su ogni superficie -, il suo quarto stagionale – pareggiando il record italiano che porta già la sua firma – e, soprattutto, ha allungato su Novak Djokovic e Carlos Alcaraz in classifica, dove è sicuro di rimanere al n°1 ATP anche dopo Wimbledon. Finale amara al Quuen’s invece per Lorenzo Musetti, comunque sorridente durante la premiazione in cui ha dedicato l’incredibile settimana da lui vissuta al figlio da poco nato.
- Con la vittoria ad Halle Sinner sfiora i 10000 punti in classifica
- Sinner certo del n°1 ATP anche dopo Wimbledon
- Niente da fare per Musetti, al Queen’s vince Paul
- Le parole di Musetti e la dedica al figlio
Con la vittoria ad Halle Sinner sfiora i 10000 punti in classifica
Da lunedì 24 giugno inizierà ufficialmente la terza settimana di Sinner in vetta al ranking mondiale, posizione che grazie al successo all’ATP 500 di Halle ora occupa con quasi 10000 punti – 9890 per la precisione -, una cifra che testimonia gli incredibili e a tratti dominanti ultimi dodici mesi di Jannik, che in stagione ha già ottenuto 38 vittorie a fronte di sole 3 sconfitte.
Sinner certo del n°1 ATP anche dopo Wimbledon
Il successo ad Halle garantisce a Sinner la matematica certezza di rimanere in vetta al ranking anche dopo il torneo di Wimbledon. Grazie ai 500 punti conquistati, da lunedì Jannik avrà un vantaggio di 1630 punti sul n°2 Djokovic e 1860 sul n°3 Alcaraz, gli unici che al momento possono impensierirlo per il n°1 ATP. Un vantaggio troppo ampio perché gli inseguitori possano colmarlo ai Championships, dove entrambi dovranno difendere più punti di Jannik (720 punti della semifinale 2023).
Anche in caso di uscita al primo turno, l’altoatesino si ritroverebbe con 9170 punti, almeno 10 in più di Nole, che non è ancora sicuro di poter scendere in campo a Wimbledon e che anche in caso di trionfo a Londra – dove difende la finale – arriverebbe a 9160. Ancora più semplice il discorso se si guarda a Carlitos, che può al massimo conservare i punti del titolo dell’anno scorso, rimanendo così a 8360.
Niente da fare per Musetti, al Queen’s vince Paul
Termina con una sconfitta (1-6 6-7) l’incredibile settimana di Musetti all’ATP 500 del Quuen’s, che ha in Paul il suo nuovo campione. Nel primo set Lorenzo paga una partenza a rilento, che lo porta a perdere subito il proprio turno di servizio, e la scarsa incisività nei punti importanti, testimoniata dalle zero palle break su due sfruttate contro le due su due concretizzate dall’avversario. Nel secondo set è nuovamente Paul a rompere per primo l’equilibrio portandosi avanti di un break nel sesto game, ma una volta andato a servire per il titolo, Musetti estrae dal cilindro un turno di risposta da enciclopedia che sembra aprire le porte a un possibile terzo set. Terzo set scongiurato dallo statunitense che al terzo championship point nel tie-break chiude aggiudicandosi il primo titolo “500” in carriera.
Le parole di Musetti e la dedica al figlio
Prima dell’inizio della stagione sull’erba nessuno avrebbe mai scommesso su Musetti in semifinale a Stoccarda e in finale al Quuen’s, probabilmente nemmeno lui. Proprio per questo motivo la settimana appena vissuta ha per Lorenzo un sapore quasi di vittoria nonostante la sconfitta con Paul, come testimoniano il suo sorriso durante la premiazione e le sue dichiarazioni, durante le quali si è lasciato andare anche in una tenera dedica al figlio di pochi mesi: “È stata una delle settimane più belle della mia carriera. Si tratta di uno dei tornei più affascinanti del tour. Ogni volta che mettevo piede in campo, ero già contento di giocare. Ringrazio il mio team, la mia famiglia e dedico la settimana a mio figlio Ludovico”.