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Coppa Italia: poker Genoa, il Marassi in piedi per Retegui. Vincono Bologna, Frosinone e Udinese

Nel primo turno di Coppa Italia, non sbagliano Genoa, Bologna, Frosinone e Udinese, che superano rispettivamente Modena, Cesena, Pisa e Catanzaro e approdano al secondo turno

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Frosinone-Pisa 1-0, Udinese-Catanzaro 4-1, Genoa-Modena 4-3, Bologna-Cesena 2-0. Questo il quadro delle gare che hanno inaugurato il primo turno della Coppa Italia 2023-2024. I primi quattro match non regalano sorprese: approdano al secondo turno, da pronostico, Frosinone, Udinese, Genoa e Bologna.

Frosinone-Pisa 1-0, decide l’autorete di Canestrelli

La prima uscita ufficiale del Frosinone di Eusebio di Francesco si chiude con il successo contro il Pisa dell’esordiente Alberto Aquilani. Al Benito Stirpe, ai ciociari basta la sfortunata autorete di Simone Canestrelli per piegare le resistenze dei toscani. La rete nasce dalla splendida giocata di Giuseppe Caso, che supera Hjörtur Hermannsson e mette al centro per la doppia deviazione di Maxime Leverbe e Canestrelli che indirizza la sfera alle spalle di Nicolas, ottimo due minuti prima sulla girata mancina di Gennaro Borelli.

Sono trascorsi appena 7′ e l’undici pisano non si scompone, presentandosi a più riprese dalla parti di Stefano Turati. Buone trame di gioco e ripartenze che, però, non portano al risultato sperato. A sfiorare il raddoppio è, così, il Frosinone, che, ancora con Caso strozza il tiro dopo una serpentina funambolica da applausi. Nella ripresa, gli ospiti cercano il pari con Mattéo Tramoni. Due occasioni per l’esterno corso, che prima spara sul fondo, poi, non sfrutta l’ottima imbeccata dell’ex Monza, Marco D’Alessandro.

Nel finale, entra Giorgi Kvernadze che sbatte su Nicolas divorandosi il punto della tranquillità. Ci pensa l’altro Tramoni del Pisa, Lisandru, a certificare il passaggio del turno dei ciociari. L’attaccante sfrutta al meglio lo spazio concesso dalla retroguardia di casa, ma il suo pallonetto sull’uscita disperata di Turati non inquadra lo specchio di porta.

Udinese-Catanzaro 4-1, Thauvin superstar

È un Florian Thauvin da stropicciarsi gli occhi quello che incanta i (pochi) spettatori della Dacia Arena per la sfida che vede l’Udinese di Sottil regolare con il poker un Catanzaro andato con il tempo a spegnersi. Nella prima frazione, i friulani creano molto e tengono come da attesa il pallino del gioco. Il vantaggio arriva al 9′ con la splendida giocata in area nello stretto di Thauvin, che lascia sul posto il diretto avversario e serve a Sandi Lovric la sfera che è solo da appoggiare in rete. Passano 3′ e gli ospiti trovano il pareggio con l’ottimo movimento del belga Jari Vandeputte che inganna Marco Silvestri.

Nella ripresa, sale in cattedra Beto, che raddoppia sfruttando di forza e cattiveria un errore difensivo per beffare Andrea Fulignati dal limite e, poi, si prende il rigore che vale il tris. Sul dischetto ci va Thauvin, che mette la ciliegina sulla propria gara insaccando il momentaneo 3-1. Nel finale, c’è spazio anche per Lorenzo Lucca, che entra in campo al posto di Beto e fissa il poker con un delizioso tocco sotto che vale la prima rete in nerazzurro.

Genoa-Modena 4-3: tutti in piedi per Retegui

Croce e delizia, il Grifone. Parte a razzo, neanche il tempo di manovrare la seconda azione e gliela vedi addosso la voglia di strafare. Il gruppo di Gilardino la sblocca al 1′: affondo decisivo di Retegui che piazza il primo gol ufficiale con i liguri. Servirà eccome. Rete corale per la gioia del tecnico: Hefti serve Frendrup in area, intelligente il tocco per il baby bomber azzurro che infila in anticipo Gagno.

Sulle ali dell’entusiasmo il Grifone trova il raddoppio: è il 13’, punizione di Martin per la testa di Retegui, l’assist a Thorsby è al bacio ma il centrocampista era oltre i difensori. Off side. Resta l’episodio che fa da spartiacque, accade tutto in simultanea: il Modena cresce mentre il Genoa si spegne.

L’uno-due dei canarini – 29’0 Manconi, 40’ Tremolada – porta al ribaltone degli ospiti, la prodezza di Vasquez su palla inattiva arriva al 3’ di recupero e ristabilisce la parità.

Ripresa d’orgoglio: partenza ancora spumeggiante dei locali, al 6’ Gudmundsson si invola dalla mediana e, palla al piede, arriva a tu per tu con l’estremo avversario. Diagonale mancino, 3-2. Passano 5’ e Retegui archivia la pratica con una girata da applausi prima di lasciare il campo travolto dalla standing ovation del Ferraris. Il lampo di Gargiulo al 32’ tiene il match in bilico fino al triplice fischio ma il risultato non cambia più.

Bologna-Cesena 2-0: Corazza e Zirkzee

Il derby dell’Emilia Romagna che non si vedeva da undici anni torna proprio mentre i felsinei sono affaccendati in vicende di mercato indecifrabili (Arnautovic saluta e va all’Inter? Schouten torna in Olanda? Skorupski riuscirà a dire no agli arabi? Dominguez prende un volo per la Turchia?) e i bianconeri provano ad archiviare la delusione dello scorso play off di serie C.

Thiago Motta e Mimmo Toscano badano al sodo. Gara maschia, tattica, il gioco non decolla e l’episodio diventa determinante. Una disattenzione della retroguardia ospite e il fraseggio corale dei locali portano al vantaggio di Corazza dopo 2’ di gioco con una conclusione di destro da distanza ravvicinata. Il gol della sicurezza arriva a 10’ dal triplice fischio: Ferguson lancia Zirkzee che blinda il passaggio del turno. Basta tanto (poco) così a un Bologna in fase di costruzione per passare il turno.

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