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Dal tonfo mondiale all'incubo della serie B: Mancini ha tutti contro

La figuraccia contro la Germania rischia di avere ripercussioni pesanti anche sulla classifica di Nations League: giornalisti e tifosi pungono il Ct.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Le mani incrociate, lo sguardo perso nel vuoto, seduto in panchina in silenzio, senza più proferir parola neppure con Evani, seduto accanto a lui. Davvero un’immagine poco confortante quella fornita da Roberto Mancini nel finale della partita contro la Germania a Moenchengladbach. Una goleada mortificante, un’umiliazione storica per la nazionale azzurra, che meno di un anno fa era sul tetto d‘Europa e che oggi, dopo aver mancato la qualificazione al Mondiale, rischia un’altra clamorosa debacle.

Italia, il prossimo incubo è la retrocessione in B

Al di là della figuraccia in terra tedesca, infatti, il pesante ko con la nazionale di Flick ha anche risvolti preoccupanti per la classifica del gironcino di Nations League. Da primi che erano alla vigilia dell’incontro, gli azzurri ora si ritrovano terzi, a due punti dall’Ungheria e a uno dalla stessa Germania. Ma c’è di più: a settembre a Milano è in programma Italia-Inghilterra e, in caso di sconfitta, Donnarumma e soci sprofonderebbero all’ultimo posto, in zona retrocessione. La quarta del girone, infatti, è condannata alla Division B, la serie B della Nations League.

Garanzini attacca il Ct Mancini per la sostituzione

Insomma, la situazione è preoccupante e Gigi Garanzini, dalle colonne de La Stampa, mette in evidenza gli errori del Ct: “Impressionante la voragine sulla corsia di destra dove i tedeschi, con una semplice cambio di gioco, trovavano spazi sempre più ampi. Al punto che Mancini, poco prima del raddoppio su rigore di Gundogan, era intervenuto con un cambio tattico facendo entrare un difensore in più, Luiz Felipe, al posto di Politano. Autorizzando così un dubbio. Visto che ci stavano dominando dall’inizio, non era il caso di farlo prima? O in alternativa attendere quei tre minuti che mancavano all’intervallo per meglio illustrare un cambio non individuale ma strutturale?”.

Sconcerti: esperimenti e dilettanti allo sbaraglio

Ancor più spietata l’analisi di Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera: “Adesso è tempo che anche Roberto Mancini faccia sapere quello che pensa sul presente e sul suo futuro. Deve decidere lui, ma anche noi capire di cosa abbiamo bisogno: se di uno sperimentatore, suggestivo e acrobatico, indubbiamente molto bravo e stanco, o della gestione tecnica e politica di una crisi di movimento. La sensazione è che si sia esagerato con i dilettanti allo sbaraglio. Quando si parla del pericolo di bruciare i ragazzi, si intende proprio questo, dare ai ragazzi responsabilità che sono nostre. È stato giusto usare la maglia azzurra per tentativi così esasperati? Può avere impazienza la gente, non il ct di una grande Nazionale. Quello deve parlare di calcio”.

E ancora: “Gli esperimenti vanno fatti quando c’è dietro una grande teoria, altrimenti sono soldi, sentimenti ed energie buttate. Mancini adesso mi sembra abbia molta più disperazione di due settimane fa. È stato un crollo quasi cercato con cura, tenendo in pochissimo conto le conseguenze. L‘Italia era magra e acerba, con problemi storici, ma adesso anche senza guida, mandata in campo giovane solo perché giovane. È uno sbaglio, lo sappiamo da tempo. Mancini è un tecnico, non può cavalcare con ingenuità l’onda giovane come fosse una dimostrazione di povertà che lo legittima. Non è così una guida. È un mestiere diverso. Il problema non è perdere, è perdere senza aver mai giocato. Ci dica perché”.

Il Ct azzurro nel mirino dei social, tifosi scatenati

E i tifosi? Su Twitter l’hashtag è in tendenza con quasi 10mila post, buona parte dei quali inferociti verso il Ct (e verso il presidente Figc Gravina). “La nazionale di Mancini è un chiaro esempio di come NON deve avvenire un ringiovanimento della rosa: buttando giovani nella mischia solo per la loro carta d’identità”, scrive Fra. Simone se la prende col quarto potere: “Il Ct abusivo è il cocco della stampa. Ventura non poteva uscire di casa e a Mancini tutto viene perdonato. Se avesse un briciolo di dignità dovrebbe dimettersi”. Giuseppe chiede sarcastico: “Scusate si è già dimesso Roby Mancio?”. Mentre il giornalista Giovanni Capuano è garantista: “Mancini aveva detto per tempo che in questa fase capiterà anche di fare brutte figure e che è una strada da fare tutta, senza sconti”.

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