Non le manda certo a dire, Paolo Di Canio. Schietto, come sempre. Diretto. L’ex ala di Juventus Napoli e Lazio ne ha davvero per tutti: dall’Inter alla nuova Juventus di Thiago Motta. L’ex attaccante parla al Messaggero e al Quotidiano Sportivo e racconta le sue verità.
- Di Canio senza peli sulla lingua: ecco cosa pensa dell'Inter
- Le sensazioni sulla nuova Juventus targata Thiago Motta
- Di Canio sul Napoli di Conte, la scelta del Milan e l'Italia
Di Canio senza peli sulla lingua: ecco cosa pensa dell’Inter
L’Inter ha conquistato la storica seconda stella dominando il campionato. “Sì, in Italia in nerazzurri non hanno rivali, almeno per il momento. Ma secondo me non hanno neanche un fuoriclasse” sentenzia Di Canio nel giorno di Italia-Spagna a Il Messaggero. Il discorso si estende poi ai due calciatori simbolo della squadra di Simone Inzaghi: Lautaro Martinez, capocannoniere dell’ultima Serie A, e Calhanoglu. “Sono ottimi giocatori, ma non fuoriclasse. Guardate il centravanti: dilaga in serie A, fatica in Champions e ai Mondiali perde il posto davanti ad Alvarez, del Manchester City. Il turco è bravo ma non spacciamolo per Xavi o Iniesta per favore”.
Le sensazioni sulla nuova Juventus targata Thiago Motta
Si parla della nuova era Juve nel segno di Thiago Motta. E Di Canio svela le sue sensazioni. Che non sono positive. “Mi sembra nelle premesse di rivedere quello che successe con Maifredi nell’estate del 1990, quando si passò dalla tradizione di Trapattoni al nuovo. Arrivammo io, De Marchi e Luppi dal Bologna-champagne di Maifredi, poi Orlando, Baggio, Hassler: iniziammo bene, poi il crollo. Varie liti nello spogliatoio, settimo posto e Juve fuori dall’Europa. Rivedo tante analogie: rivoluzione societaria e tecnica. Possono fare cose interessanti per il futuro, ma bisognerà capire che giocatori daranno a Motta”.
Di Canio sul Napoli di Conte, la scelta del Milan e l’Italia
Di Conte dice che “da solo ti può dare due-tre-quattro posizioni in più. Ma il Napoli è arrivato nono e con questa rosa può arrivare quinto-sesto: tutto dipende dal mercato. Poi mi chiedo: De Laurentiis resterà al suo posto? Se la squadra vince, sì. È una situazione infiammabile” afferma Di Canio. Sulla decisione del Milan di ripartire da Paulo Fonseca: “Il club ha fatto una scelta in linea con il suo progetto, centrato sui giovani e sulla tecnica. Fonseca è uno che fa un calcio moderno, propositivo, sa migliorare i giocatori. Poi anche qui bisogna vedere cosa ne sarà di Leao: rimane? È come avere un Mbappé, ma dieci categorie inferiori”. Infine, l’Italia. “Spalletti ha meno qualità di Francia, Germania e Spagna, ma ha creato un gruppo tenace, di ragazzi che vogliono esserci. Gli azzurri sono più squadra di tutti”.