Daniil Medvedev in purezza. Nella clamorosa serie di errori, pasticci, occasioni mancate, polemiche, liti e raptus ci sono – probabilmente – tutte le contraddizioni di un giocatore potenzialmente favoloso, ma che troppo spesso si perde nelle sue follie. A Dubai ha perso una partita incredibile, dando via libera all’olandese Tallon Griekspoor verso la semifinale dell’ATP 500 emiratino. Ma soprattutto ha perso ancora una volta la testa, litigando furiosamente col giudice di sedia e spaccando pure la sua racchetta.
- Dubai, buona partenza di Medvedev contro Griekspoor
- La lite tra Daniil e il giudice di sedia: "Ce l'hai coi russi"
- Medvedev perde, spacca la racchetta e non saluta l'arbitro
Dubai, buona partenza di Medvedev contro Griekspoor
Il russo era partito bene, prendendo subito il largo nel primo set e chiudendo i conti sul 6-2. Nel secondo, poi, ha avuto quattro occasioni a disposizione per sbrigare la pratica: tutte sprecate. Due sul suo servizio e due su quello dell’olandese. Non è riuscito a chiudere e allora il parziale s’è deciso al tie-break, che ha premiato l’olandese: 9-7. L’esito del set ha fatto letteralmente saltare i nervi a Medvedev. Che se l’è presa – e non è la prima volta – col giudice di sedia.
La lite tra Daniil e il giudice di sedia: “Ce l’hai coi russi”
L’arbitro Adel Nour s’è sorbito i rimbrotti del russo per qualche secondo. Poi però ha deciso di porre un argine alle esuberanze dello Zar. E gli ha rifilato un warning, un’ammonizione, per violazione del condice di condotta. Il provvedimento ha scatenato ancor più Medvedev. “Perché mi hai ammonito? Per quale motivo”, la domanda al giudice di sedia. “Lo sai cosa mi hai detto”, la risposta di Nour. “Sei molto tenero eh? Molto. Cos’è, hai un doppio standard coi russi?“. Nour ha tagliato corto: “No, io sono imparziale”.
Medvedev perde, spacca la racchetta e non saluta l’arbitro
Il gioco è ripreso solo dopo un toilet break durato quasi cinque minuti. Medvedev è rientrato in campo ancora coi nervi a fior di pelle e alla fine ha ceduto a Griekspoor sul punteggio di 7-5. Anche l’olandese ha penato un po’, fallendo quattro matchpoint prima di riuscire a vincere la partita. Ma non ha perso la testa. A differenza di Medvedev, che a fine gara ha evitato di stringere la mano all’arbitro e ha distrutto la sua racchetta, spedendola con violenza sul cemento di Dubai. L’ennesimo atto di uno psicodramma a puntate che sembra non avere fine.