Di questo Milan-Napoli un episodio, su tutti, è rimasto impresso negli occhi dei tifosi e degli spettatori: Bakayoko tocca Hernandez, che cade a terra. Un presunto contatto, avvenuto all’87’, su cui si avvita una decisione fondamentale, quella del rigore, e la valutazione della conduzione di gara da parte dell’arbitro Pasqua. A rivedere la scena, sembrerebbe che il contatto ci sia, anche se di dubbia entità: alla moviola è forse più rigore che in campo e il tocco c’è.
Milan-Napoli, contatto Bakayoko-Hernandez: l’arbitro Pasqua
Quando esplode il caso l’arbitro è ben posizionato, ma non fischia e alla prima interruzione (fallo duro di Theo su Osimhen, punito col giallo) viene richiamato al monitor dal Var, dal collega Mazzoleni.
Un intervento di per sé già estremamente anomalo rispetto al protocollo, perché Pasqua pare in perfetto controllo dell’azione. Ma l’esperto Mazzoleni ritiene in quel frangente che ci sia stata una scelta discutibile.
L’intervento di Mazzoleni: l’arbitro Pasqua non assegna il rigore
Addirittura più sconcertante è, però, la decisione di Pasqua di non assegnare il rigore dopo la review: solitamente l’arbitro di campo si corregge, perché valuta un contatto che si era perso in presa diretta, proprio attraverso il supporto delle immagini. Niente penalty per il Milan e il Napoli di Gattuso chiude la partita con tre punti.
La domanda è legittima, a questo punto del campionato e alla luce della prassi che si va consolidando sull’uso del Var: se Pasqua aveva già valutato l’episodio senza aver perso nulla dell’azione, perché mandarlo al monitor? Che comporterà un simile precedente? E’ corretta la sua valutazione?
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