Tanti italiani si ricordano il “cucchiao” di Totti nel 2000, nella semifinale degli Europei contro l’Olanda. In pochi, però, sanno chi è realmente il primo ad averlo effettuato su un campo da gioco: Antonin Panenka, e non in una partita qualsiasi. L’ex centrocampista della Cecoslovacchia, uno dei più forti al mondo nel suo ruolo negli anni ’70, ha deciso di fare il pallonetto dagli 11 metri durante la finale dell’Europeo nel 1976, col rigore decisivo per il titolo.
La finale del 20 giugno è tra Germania Ovest e Cecoslovacchia. I teutonici, guidati da Beckenbauer e Muller, pareggiano 2-2 all’89’ con Hölzenbein, prolungando così il match fino ai calci di rigore. Dopo l’errore di Hoeness(Beckenbauer anni dopo dirà “Qualcuno sta ancora cercando il pallone tirato da Uli”), Panenka ha sul piede la palla del titolo e decide di beffare il portiere Sepp Maier col primo “cucchiaio” mai realizzato.
Anni dopo racconterà: “Dopo gli allenamenti ero solito trattenermi con il nostro portiere per battere qualche calcio di rigore. Ci giocavamo una cioccolata o una birra. Era un portiere molto bravo e spesso perdevo. Così, a volte, prima di addormentarmi pensavo a un modo per batterlo e rifarmi. Pensai che se avessi ritardato la battuta eseguendo un pallonetto, il portiere si sarebbe tuffato non avendo il tempo di recuperare la posizione. Iniziai così a tradurre questa intuizione anche nella pratica. Presi a vincere le scommesse e, di conseguenza, cominciai a prendere peso perché vincevo le barrette”.
Con l’aumento del peso, è cresciuta però anche la consapevolezza: “Non ero sicuro al 100% di calciare in quel modo, ero sicuro al 1000%”, dirà in seguito Panenka, che ha regalato con la sua follia l’unico trionfo della Cecoslovacchia, la gloriosa nazionale sciolta nel 1993 che ha disputato anche due finali dei mondiali(nel 1934 e nel 1962).
Tornando a Panenka, Franz Beckenbauer ha affermato: “Solo un vero campione avrebbe provato una soluzione del genere”, mentre Pelé non ha nascosto una parplessità che in tanti ancora hanno: “Chi tira un rigore del genere o è un genio o un pazzo”.
Pazzo o genio che sia, Antonin Panenka è sicuramente una leggenda: “Se avessi sbagliato mi avrebbero mandato a lavorare in fabbrica per trent’anni. Quel tiro ha oscurato il resto della mia carriera. Io ho sempre giocato per far divertire il pubblico, con gol e assist straordinari. Ma sono passati in secondo piano dopo quel rigore, di cui mi sento un po’ prigioniero”.
Molti giocatori lo hanno imitato, ma solo Il(maiuscolo obbligatorio) “cucchiaio” di Panenka resterà per sempre patrimonio del calcio.