Le foto di Yann Sommer intento ad allenarsi durante questi Europei hanno fatto il giro del mondo rapidamente, sopratutto dopo la vittoria della Svizzera, decisamente a sorpresa, contro la Francia. Anche prima dell’ottavo di finale, però, tali immagini hanno fatto pensare a molti che potesse trattarsi di un simpatico fotomontaggio, di un meme. Niente di tutto questo.
Sommer, infatti, si allena realmente con degli occhiali da sole speciali. Che da sole non sono. Per molti è questo il segreto della sua reattività, delle parate contro la Francia durante i tempi regolamentari e supplementari e sopratutto della respinta sul rigore di Mbappè che ha portato alla qualificazione ai quarti.
Cosa hanno di tanto speciale gli occhiali di Sommer? L’azienda giapponese che li fornisce alla Nazionale svedese evidenzia come bastino tra i 10 e i 15 minuti al giorno, a giorni alternati, per due mesi. Risultati garantiti sulle prestazioni dei propri bulbi oculari: tradotto, visione allenata e maggiore reattività del cervello.
La tecnologia all’interno degli occhiali è in realtà decisamente vecchia, praticamente un secolo fa: è quella, per intenderci, da discoteca. Quella delle luci stroboscopiche: dunque il paio indossato, ha al suo interno delle luci che si accendono e si spengono a intervalli brevi e regolari, così da fornire una visione a rallentatore.
La palla, muovendosi a scatti, viene percepita meglio dal cervello; sia questa dal calcio o da baseball, considerato che nella MLS statunitense tutte le squadre utilizzano tali occhiali. Anche le forze armate USA ne fanno uso, così da migliorare la propria visione.
Sommer è riuscito a fare la storia in questo modo? Probabilmente ha influito, anche se in certi casi qualsiasi tecnologia moderna sarebbe stata inefficace: basti pensare alla rete di Pogba dal limite o allo stesso goal su rigore nella lotteria finale all’incrocio. Lì non c’è azienda nipponica che tenga.