Tra le sorprese della fase a gironi di Euro 2020 c’è sicuramente la Svezia di Janne Andersson. La nazionale scandinava grazie al successo di misura maturato nel finale contro la Polonia, ha staccato il pass per la fase a eliminazione diretta del torneo continentale.
E lo ha fatto nel miglior modo possibile vincendo il girone da imbattuta con 7 punti conquistati sui 9 disponibili, frutto dei due successi contro Slovacchia e, appunto, Polonia, che si sommano al pareggio inaugurale contro la Spagna.
Tante le note positive per una nazionale che proprio a poche settimane dal via della rassegna itinerante ha dovuto fare i conti con la pesante defezione di un ‘totem’ come Zlatan Ibrahimovic. Una perdita dal peso specifico assai rilevante, sia in termini tecnici che di leadership.
Un problema che il Ct Andersson ha saputo ribaltare a proprio vantaggio puntando con forza su un collettivo solido e organizzato sulle basi di un più che scolastico 4-4-2, e a sua volta impreziosito da alcune individualità che hanno saputo brillare nei momenti più importanti.
Su tutti c’è sicuramente Emile Forsberg. Il centrocampista del Lipsia ha realizzato 3 dei 4 goal messi a referto dalla nazionale gialloblù sino a questo punto della manifestazione. Squillo decisivo contro la Slovacchia e doppietta altrettanto determinante contro la Polonia. E’ lui l’uomo in più di questa Svezia.
Chi invece non ha ancora segnato ma ha mostrato sprazzi di un talento purissimo è Aleksander Isak, gioiellino della Real Sociedad, impiegato da titolare tre volte su tre e ormai sempre più solida realtà di questa squadra.
E proprio contro la Polonia ha brillato anche lo juventino Dejan Kulusesvski – guarito di recente dal Covid – autore di due assist che hanno spianato la strada verso la top 16 del continente.
Martedì 29 giugno, Forsberg e compagni affronteranno l’Ucraina a Glasgow. In caso di vittoria affronteranno la vincente di Inghilterra-Germania. Della serie, il bello inizia adesso. E il sogno di emulare la corsa del Mondiale del 2018, ai quarti di finale – sempre senza Ibrahimovic – è ancora più che vivo.