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Europei atletica, l'Italia gioca a tre punte: Furlani, Diaz e Fabbri valgono l'oro. Ma occhio a Weir, Dosso e Iapichino

L'Italia è pronta ad affrontare gli Europei di Apeldoorn, dove l'obiettivo è cercare di migliorare le 6 medaglie di Istanbul 2023. La Torre esalta il "nuovo corso azzurro"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ci siamo anche noi al gran ballo di Apeldoorn, dove domani scattano gli Europei indoor di atletica e dove l’Italia confida di poter lasciare un segno forte, in pista come fuori. Perché è evidente ormai quanto a livello continentale il movimento tricolore sia tra i più agguerriti e completi: mancheranno stelle di prima grandezza (Tamberi, Jacobs e Tortu su tutte, oltre a Nadia Battocletti), ma il contingente azzurro è deciso a vendere cara la pelle. E perché no, a migliorare anche il bottino di 6 medaglie (due ori e quattro bronzi) della spedizione 2023 a Istanbul.

La Torre entusiasta: “Il ricambio corre già veloce”

Quello che sorprende, come sottolineato dal direttore tecnico Antonio La Torre, è che in terra d’Olanda l’Italia si presenterà orfana di tutti i medagliati d’oro di Tokyo 2020. “Qualcuno c’avrebbe mai fatto caso?”, s’è domandato nel briefing con la stampa.

“Probabilmente no, perché questo gruppo è talmente competitivo che non si pensa agli assenti, quanto piuttosto ci si rallegra di chi c’è. E penso che potremo dire la nostra, come spesso abbiamo fatto nel recente passato non soltanto in campo continentale. Il ricambio generazionale in atto sta producendo risultati tangibili, come dimostrato anche dal meeting di Metz nel triangolare Under 20 con Francia e Portogallo, e questa di Apeldoorn rappresenta un’altra tappa nel nostro percorso di crescita”.

Le punte azzurre: nel peso sarà derby tra Fabbri e Weir?

Le punte azzurre rispondono ai nomi di Mattia Furlani (salto in lungo), Andy Diaz (salto triplo), Leonardo Fabbri e Zane Weir (getto del peso). “Furlani ha appena 20 anni ma riesce a sostenere bene il peso delle responsabilità. Diaz sta vivendo un’esperienza umana unica in Italia, la medaglia di Parigi lo ha aiutato a superare un blocco che aveva e adesso si sente veramente libero.

Senza dimenticare Dallavalle, che s’è ritrovato dopo un periodo complicato. Fabbri e Weir nel peso stanno facendo cose straordinarie, in Europa non hanno rivali, ma in una finale continentale è sempre bene andarci cauti ed evitare di dire che sarà un derby per le prime due medaglie…”. In Olanda correrà anche Lorenzo Simonelli (60 ostacoli), nonostante l’inverno non sia stato dei migliori.

Dosso e Iapichino, c’è voglia di regalarsi un’impresa

In campo femminile ci sono Zaynab Dosso e Larissa Iapichino che vogliono puntare al grande risultato. “Zaynab sta dimostrando di essere un talento incredibile e avrà la possibilità di farlo nuovamente, mentre Larissa va a caccia di un riscatto personale che potrebbe rappresentare un buon viatico in vista di una stagione dalla quale spera di ottenere tanto.

Personalmente sono curioso di vedere come si comporteranno Luca Sito e Alice Mangione nei 400 e Matteo Sioli nel salto in alto: sono giovani, ma sanno ciò che vogliono”. Nell’asta femminile, Roberta Bruni punta a una medaglia, mentre Marta Zenoni punta a fare la sorpresa nei 1.500, orfani di Nadia Battocletti.

Jakob Ingebrigtsen la star, Tentoglou insidia Furlani

Gli Europei di Apeldoorn avranno come uomo copertina il norvegese Jakob Ingebrigtsen, di recente capace di centrare nuovi record del mondo nei 1.500, nei 3.000 e nel miglio. Il mezzofondista scandinavo è l’atleta più atteso, ma occhio anche all’ucraina Yaroslava Mahuchikh, primatista mondiale del salto in alto (2,10), che punta alla tripletta continentale.

Nel salto in lungo Furlani e Iapichino dovranno fare i conti con il greco Tentoglou e la tedesca Mihambo, nella velocità per Zaynab Dosso il pericolo maggiore arriva dalla svizzera Mujinga Kambundji e dalla polacca Ewa Swoboda.

Infine, Femke Bol ha annunciato che correrà soltanto in staffetta: nei 400 metri sarà l’olandese Lieke Klaver la velocista da battere, anche se il quadro si presenta piuttosto intricato. Assenti sia Armand Duplantis (fresco di nuovo record mondiale con 6.27) che il norvegese Karsten Warholm nei 400 maschili.

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