Missione compiuta per Mattia Furlani, che ha centrato la qualificazione alla finale del salto in lungo agli Europei indoor di Apeldoorn, nei Paesi Bassi. Qualche brivido di troppo, però, per il giovane campione azzurro, che la misura minima per il passaggio del turno – 8 metri – non l’ha neppure saltata: gli sono bastati i 7,95 del primo tentativo, mentre nel secondo ha fatto registrare un nullo. Gli avversari, infatti, hanno fatto di peggio. Qualificazione in finale anche per Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo nel salto con l’asta femminile e per Matteo Sioli e Manuel Lando nel salto in alto maschile.
- Salto in lungo, Furlani e il "peso" dell'assenza di Tentoglou
- Salto in alto: in finale Matteo Sioli e Manuel Lando
- Anche Bruni e Molinarolo in finale nel salto con l'asta
- Ripescaggio per Simonelli nei 60 metri ostacoli
Salto in lungo, Furlani e il “peso” dell’assenza di Tentoglou
Debutto continentale problematico, dunque, per Furlani. Come se il ritiro del mito Tentoglou, messo ko da una fastidiosa influenza, l’avesse caricato di eccessive pressioni e responsabilità. “L’assenza di Tentoglou? Mi dispiace molto, per me lui è un punto di riferimento e non l’ho mai nascosto”, le parole di Furlani ai microfoni della Rai. “È sempre un onore gareggiare contro di lui. Ora divento io il favorito? Non ci penso, cercherò di rimanere lucido, so bene che la finale è domani e domani è un altro giorno”.
Salto in alto: in finale Matteo Sioli e Manuel Lando
Pass per la finale (a otto) staccato anche da Matteo Sioli e Manuel Lando nel salto in alto: per entrambi è bastata la misura 2,23 metri. Eliminato invece Eugenio Meloni, che si è fermato a 2,18. La soddisfazione di Sioli: “È stata veramente tosta, un errore mi ha destabilizzato ma poi sono riuscito a rientrare in gara. Ora in finale può succedere di tutto”. Felice pure Lando: “La qualifica è lo scoglio più grande e sono contento di aver fatto percorso netto. Ora dobbiamo provarci, è una finale e può accadere qualsiasi cosa. Complimenti a Matteo, peccato per Eugenio che c’è andato vicino”.
Anche Bruni e Molinarolo in finale nel salto con l’asta
Avanti con qualche brivido pure Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo, che hanno staccato il biglietto per la finale nel salto con l’asta pur non avendo centrato la misura minima di 4,55 metri. Per entrambe asticella passata a 4,45, misura che si è rivelata sufficiente per la qualificazione. Niente da fare, invece, per Virginia Scardanzan. Due azzurre tra le otto qualificate alla gara per le medaglie, dunque. Grande favorita la svizzera Angelica Moser.
Ripescaggio per Simonelli nei 60 metri ostacoli
Passaggio in semifinale col fiatone per Lorenzo Ndele Simonelli, ancora non al top dopo l’infortunio patito nelle scorse settimane. Quarto posto in batteria per lui col crono di 7”66, a venti centesimi dal vincitore Belocian, e qualificazione strappata solo attraverso il ripescaggio. In semifinale pure Elisa Di Lazzaro e Giada Carmassi (col personale di 7”98) nei 60 ostacoli. Niente da fare per Marta Zenoni, settima nella sua batteria dei 1500, per Federico Riva, quinto nei 1500 maschili, e per Hassane Fofana e Nicolò Giacalone (nonostante il personale) nei 60 ostacoli maschili. Prima medaglia all’Olanda, oro davanti a Belgio e Gran Bretagna nella staffetta 4×400 misti. Applausi per il fenomeno norvegese Ingebritsen, dominatore delle batterie dei 1500.