Un’Italia così non si era mai vista. Agli Europei e in nessun’altra grande manifestazione di atletica leggera. Azzurri primi nel medagliere, anzi primissimi con 24 medaglie totali, di cui undici d’oro, nove d’argento e quattro di bronzo. Un trionfo, un’abbuffata difficilmente pronosticabile alla vigilia. E siccome l’appetito vien mangiando, adesso è già tempo di pensare al prossimo banchetto: Parigi. Le Olimpiadi, si sa, sono piatto ricco. E gli Azzurri vogliono esserci e rimpinzarsi a piene mani. Dopo la splendida parentesi di Roma, ora si punta con decisione ai Giochi. Per qualcuno sarà la prima grande vetrina a cinque cerchi, Per qualche altro, invece, sarà l’ultima.
- Gimbo conferma: "Smetto dopo Parigi"
- Iapichino e le lacrime di mamma Fiona
- Jacobs soddisfatto: "Il duro lavoro paga"
- Il retroscena di Tortu: "Mi ha ricaricato Mattarella"
Gimbo conferma: “Smetto dopo Parigi”
Difficile prendere come certezza assoluta qualsiasi cosa dica o lasci intendere Gianmarco Tamberi, ma stavolta i propositi del dominatore dell’alto sembrano definitivi: tra due mesi la sua inimitabile carriera avrà fine. Lo ha confermato lo stesso Gimbo all’Ansa, dopo l’ennesima notte magica sotto gli occhi di Sergio Mattarella: “Non ho mai sognato il record del mondo, solo di vincere. Sono ossessionato dalle Olimpiadi”. E ancora: “Sono molto concentrato su Parigi, so quanto ho lavorato e questo era un passaggio importante“. Quindi la conferma: “Fare l’atleta è veramente tanto pesante, devi vivere solo e esclusivamente per quello. Parigi sarà l’atto finale“.
Iapichino e le lacrime di mamma Fiona
Chi vivrà la sua prima esperienza olimpica è Larissa Iapichino, neo vicecampionessa d’Europa nel salto in lungo: “Ho avuto un po’ di tensioni, non so se fosse innervamento o disidratazione. Ho vissuto un po’ di panico all’inizio, ma sono entrata in gara e ho cercato fino all’ultimo di agguantare il meglio. Con sei e 94 ci sono riuscita. Questa medaglia è speciale, davanti al pubblico di casa, gli amici, la famiglia ha sicuramente un valore aggiunto. Felice di aver regalato un’emozione all’Italia, a Roma”. E a mamma Fiona May che a fine gara l’ha abbracciata a lungo, senza riuscire a trattenere le lacrime: “Mamma era super agitata e mi ha detto ‘sii fiera di te e goditela perché una medaglia non è mai scontata’. Ha ragione”.
Jacobs soddisfatto: “Il duro lavoro paga”
Marcell Jacobs sa come si fa, proprio come Tamberi. Lui le Olimpiadi le ha vinte. E Marcell ha capito, dopo i due ori di Roma, che sarà tra i protagonisti pure a Parigi. “La gara di stasera era difficile, ma questa staffetta ci regala sempre grandi soddisfazioni. Il cambio con Matteo era un’incognita, l’abbiamo provato una volta sola, ma è stato ottimo. Io tornato? Ho sempre saputo che il duro lavoro paga, sempre“. Anche Matteo Melluzzo era preoccupato: “La curva dovevo provarla, ero un po’ in ansia ma è andata bene”. Lorenzo Patta è in vena di battute: “C’era rumore, Filippo si è mosso un po’ prima. Lasciatemelo dire: l’esultanza di Tortu sul traguardo è stata una delle cose più brutte viste in tutta la mia vita”.
Il retroscena di Tortu: “Mi ha ricaricato Mattarella”
E a proposito di Tortu, da Filippo un succoso retroscena sul discorso “motivazionale” di Mattarella dopo la delusione dell’argento nei 200 metri: “L’incontro col Presidente è stato molto emozionante e mi ha ricaricato. Mi ha invitato a essere orgoglioso dell’argento, se era felice lui dovevo esserlo anche io. È stato molto importante, prima della staffetta. Ringrazio i miei tre compagni, ma anche gli altri del gruppo, che hanno corso in batteria”. Infine Pietro Arese, medaglia di bronzo nei 1500: “Finalmente sul podio dopo tanti sacrifici quarti posti, ogni volta c’era quel quasi, quasi, quasi. Il 2024 invece è l’anno del sì, non più del quasi”.