Si sa poco o nulla. Se non che l’audizione c’è stata. In una location lontana da occhi indiscreti, in campo neutro lontano da Milton Keys. Della decisione, o sentenza se volete, non trapela niente. Tutto rimandato alle prossime ore, ai prossimi giorni. Restano ore febbrili in casa Red Bull sullo scandalo che ha squarciato il circus della F1. La scuderia che ha dominato gli ultimi due anni, vinto gli ultimi 3 mondiali per un totale di 7, ha messo sotto indagine interna il suo team principal Christian Horner accusato da una sua indipendente.
Nonostante Horner abbia negato ogni addebito, l’accusa, lo ricordiamo, sarebbe di aver avuto un comportamente “aggressivo” verso questa dipendente. Non è stato del tutto chiarito e notificato se si tratti di molestie o altro. In attesa di saperne di più, ovviamente è un continuo rincorrersi di voti di ogni tipo come quella che vorrebbe la Ferrari fortemente spettatrice interessata alla vicenda e già interessata alla possibilità che una Red Bull indebolita possa perdere alcuni pezzi del suo castello dorato, come Adrien Newey e Pierre Wache.
- F1, scandalo Horner: udienza Red Bull a Londra
- Red Bull contro Horner: decisione rinviata, il tempo stringe
- Scandalo Horner e ripercussioni sulla Red Bull: Ferrari alla finestra
F1, scandalo Horner: udienza Red Bull a Londra
Il team principal della Red Bull, Christian Horner sarebbe stato accusato di molestie da parte di una dipendente. Nello specifico avrebbe inviato immagini hard ad una delle donne facenti parte del team. La dipendente bersagliata dalle presunte immagini osè di Christian Horner avrebbe denunciato il tutto presso il quartier generale di Red Bull, Fuschl am See, in Austria. Il team ha così avviato un’indagine interna.
La denuncia degli abusi in questione provengono da una lavoratrice. Secondo il giornalista si tratterebbe di comportamenti potenzialmente coercitivi. In un primo tempo si era parlato esplicitamente di molestie. Ma i tratti di questa denuncia non sono del tutto chiari.
Red Bull contro Horner: decisione rinviata, il tempo stringe
Il team principal della Red Bull Christian Horner ha negato ogni tipo di accusa. La decisione da parte della Red Bull non dovrebbe essere attesa a breve, ma sicuramente i tempi stringono. Tra una settimana, per la precisione il 15 febbraio è stata fissata la data di presentazione della nuova monoposto, la RB20. E Red Bull non vorrebbe ritrovarsi con un “separato in casa” a fare appunto gli onori di casa. Anche se non è escluso che Horner venga “congelato” almeno nelle sue uscite in pubblico fino a un chiarimento della vicenda.
Scandalo Horner e ripercussioni sulla Red Bull: Ferrari alla finestra
Mentre tra le varie ipotesi alla base dello scandalo c’è quella che prevede una sorta di regolamento di conti di una faida interna con Helmut Marko con cui qualche screzio c’è stato nel recente passato, semmai dovessero esserci licenziamento o dimissioni volontarie da parte di Chris Horner sarebbero un vero e proprio tsunami per la Red Bull. Che perderebbe il vertice della gestione sportiva che ha vinto qualcosa come 7 mondiali piloti e 6 costruttori e che sta guidando la RB nella transizione verso i nuovi regolamenti del 2026 e con essi il progetto della power unit autoprodotta Powertrain.
E non poteva mancare il nome della Ferrari che secondo gli ultimi rumors sarebbe spettatore interessato della vicenda, forse un po’ iena. Secondo la BBC al destino di Horner potrebbe essere legato quello di Adrian Newey. Ma anche quello del suo braccio destro Pierre Wachè. Da una parte il genio dell’aerodinamica, strappato proprio da Horner alla McLaren, in passato più volte “trattenuto” anche dalle avance della Ferrari, sembra già essersi smarcato dalla figura di Horner giurando quindi fedeltà alla Red Bull, per di più proprio in queste ore uscito con un video sui social del team.