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F1, da Briatore parole al veleno sul Gp Italia: "E' una follia"

Attacco dell'ex team manager di Alonso e Schumacher sullo scarso afflusso di spettatori all'Autodromo di Monza

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Tutto pronto per il Gran Premio d’Italia, storico appuntamento nel calendario del Mondiale di F1 che quest’anno, domani per la precisione, vivrà anche il brivido della doppia gara, ossia la Sprint Race per la seconda volta in questa stagione dopo Silverstone. A smontare l’attesa per la tappa di Monza le polemiche di questi giorni sulla scarsa affluenza del pubblico. A rincarare la dose ci ha pensato Flavio Briatore che non usato parole dolci per alcune decisioni prese in sede di organizzazione.

Gp Italia: a Monza poco pubblico, troppe retrizioni, tanti ritardi

La polemica è cominciata a montare nei giorni scorsi quando gli organizzatori hanno reso noti i numeri sui biglietti venduti. Pochi in relazione alla capienza già limitata e imposta dal Governo per il 50% della capienza dell’Autodromo. Che peraltro ha potuto aprire solamente gli spalti delle tribune, i posti a sedere, con prezzi troppo alti per chi da sempre frequenta i prati a Monza, quest’anno chiusi. Negli altri Gp la capienza era al 100% o al 70%.

Il risultato? Meno di ventimila tagliandi venduti nelle stime, con buona percentuale (30%) di tifosi dall’Olanda per tifare Verstappen sulla stregua della marea orange vista una settimana fa a Zandvoort. Il presidente dell’Autodromo di Monza, Giuseppe Radaelli se la prende con i ritardi: “L’apertura tardiva delle vendite ha portato parecchie aziende a disertare questo appuntamento”. Il sindaco di Monza, Dario Allevi, ha rincarato la dose: “Avrei tanto voluto che le misure del governo arrivassero qualche settimana prima di fine luglio”.

F1, Briatore attacca il governo: “Una follia!”

E se il ceo di Liberty Media, Stefano Domenicali imputa la scarsa presenza alla mancanza dell’effetto Ferrari, c’è chi come Flavio Briatore, come suo solito, non le manda a dire. “Io sono venuto per 20 anni a Monza e gli spalti erano sempre pieni sì la Ferrari influisce ma la gente che ama i motori viene lo stesso” ha detto l’ex team manager che ha vinto il titolo con la Benetton di Schumacher e la Renault di Alonso. Briatore poi attacca il governo per l’immobilismo:

“Mi sembra di rivivere la vicenda della chiusura delle discoteche, in Italia ci distinguiamo sempre, una follia. Sono convinto che a Monza ci sarebbe stato il pienone se avessero consentito l’ingresso a tutti coloro che sono in possesso del green pass, come avrebbero dovuto fare appunto con le discoteche. Hanno consentito le ammucchiate nelle piazze durante gli europei di calcio con centinaia di persone che si gridavano in faccia e si baciavano. La F.1 ha fatto davvero tanto per combattere il covid con le sue bolle. Un GP italiano così sotto tono non ha senso”.

Briatore ha avuto parole dure anche contro gli organizzatori per il caro biglietti: “La gente deve mangiare, magari dormirci a Monza, servono biglietti più economici ma ripeto: dovevano aprire prima e tutto come negli altri GP”.

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