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F1, dispetti e colpi bassi: volano stracci tra Ferrari e Red Bull

John Elkann cerca (e trova) gli ingegneri della scuderia rivale, che reagisce affidando a Mekies il ruolo di team principal dell'Alpha Tauri, ma da Maranello arriva l'alt

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Dispetti e colpi bassi, stracci e ingegneri contesi. È la storia di Red Bull e Ferrari. Laddove – in pista – la Rossa non riesce neanche ad avvicinare la scuderia austriaca, ci prova almeno fuori. Con manovre di disturbo, tentativi di ingaggi e alt alle trattative imbastite proprio dai rivali. Vedi Mekies, già destinato all’Alpha Tauri, ma bloccato da John Elkann.

Red Bull inavvicinabile in pista dalla Ferrari

Dicevamo che in pista non c’è confronto tra Red Bull e Ferrari. Pure nel Gp di Monaco, nonostante le classiche insidie del Principato e la pioggia, al traguardo è sfrecciato per primo il campione del mondo Max Verstappen. La superiorità della Red Bull è a dir poco imbarazzante. Quattro gare su sei hanno visto trionfare Max, che ha già ipotecato il Mondiale di fatto.

Nessuno è in grado di mettere in discussione questo dominio: Mercedes, Aston Martin, Ferrari. Sono tutte dietro in buon ordine. In casa della Rossa l’arrivo del nuovo team principal Frederic Vasseur, al posto di Mattia Binotto, finora non ha prodotto risultati, se non all’indietro.

La guerra fredda Ferrari – Red Bull

Nei mesi scorsi, il presidente della Ferrari John Elkann aveva annunciato novità all’interno dell’area tecnica. Da allora, niente si è mosso fino a ieri. Al Cavallino Rampante sono stati accostati più volte nomi di tecnici della Red Bull, Milton Keynes ha alzato gli ingaggi per tenerseli stretti. Ma un paio di loro non hanno resistito alla tentazione e si sono incamminati nella direzione di Maranello.

Poi è arrivato il caso Laurent Mekies, direttore sportivo francese della Ferrari. Era stato scritturato dalla Red Bull come nuovo team principale dell’Alpha Tauri, scuderia satellite. Tutto fatto. No, anzi. A bloccare tutto ci ha pensato John Elkann: il contratto fino a tutto il 2024 va rispettato. Il diretto interessato ha parlato: “Sono vestito di rosso, quindi il mio impegno è rivolto al 100% con la Ferrari. Sono fiducioso che il dialogo tra le parti possa permettere di trovare una soluzione che metta d’accordo tutti”. Ma la guerra fredda al momento non ha prodotto dialoghi, solo sgarbi.

Ferrari: i due ingegneri arrivati dalla Red Bull

Ieri è stata una data importante per la Ferrari: sono ufficialmente sbarcati due uomini Red Bull. Due tecnici non di primo piano, che lavoreranno all’evoluzione della macchina per il 2024. Il primo è di nazionalità americana, docente universitario nel Maryland: si tratta di David George, motorista votato all’aerodinamica. In carriera si è occupato anche di Nascar e Indycar prima della Formula 1.

Sarà un jolly che ha sempre portato idee innovative dopo ha lavorato. Ha rilanciato per esempio la Honda dopo il rientro disastro nel circus con la McLaren.

Il secondo uomo che ha deciso di scommettere su Maranello è un aerodinamico. Christian Horner è poi riuscito a bloccare altri due tecnici che volevano fare il salto della barricata. Qualcosa si è mosso, insomma. Anche nel grande gelo tra le due scuderie.

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