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F1, Ferrari e il degrado delle gomme: sotto accusa la direttiva TD-39

Dopo il Gran Premio d'Austria, la Rossa non ha avuto più una gestione regolare delle gomme. Esattamente quando è entrata in vigore il nuovo regolamento sul porpoising.

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Anche al termine del Gran Premio del Giappone, la Ferrari ha dovuto fare i conti con un degrado gomme importante. Non la prima volta in stagione, probabilmente non l’ultima. Ma perchè la Rossa ha un problema con le gomme?

F1, dopo l’Austria la Ferrari distrugge le gomme

L’ultima vittoria del Cavallino nel Mondiale di F1 in corso risale al Gran Premio d’Austria (10 luglio), vinto da Charles Leclerc. Dopo quel sussulto, solo problemi per la Rossa, soprattutto a livello di gestione delle gomme.

Non per caso, i successivi sette appuntamenti del Mondiale sono stati vinti dalla Red Bull. Il tutto nonostante una Ferrari sempre molto competitiva nelle qualifiche (quattro pole position su sette portate a casa dai piloti del Cavallino). C’è un dato curioso. Le problematiche con le gomme della Ferrari si sono manifestate proprio quando la FIA ha introdotto la direttiva TD-39 per limitare il saltellamento delle monoposto denominato porpoising. Un caso?

F1, Ferrari meno aerodinamica e gomme fuori registro

Indubbiamente, prima della direttiva TD-39, la F1-75 aveva trovato un perfetto equilibrio tra aerodinamicità e gestione delle gomme. Con l’introduzione della regola anti porpoising, quell’equilibrio è venuto a mancare.

La monoposto di Charles Leclerc e Carlos Sainz ha perso in aerodinamicità e, di conseguenza, le gomme sono andate “fuori registro”. Più sollecitate e, di conseguenza, più difficili da gestire e “conservare”. Lapidario il commento del pilota della Rossa Charles Leclerc dopo il Gran Premio del Giappone: “Un po come nelle ultime gare noi partiamo bene e poi distruggiamo le gomme”.

F1, Ferrari: come risolvere il problema del degrado gomme?

Con il Mondiale già vinto da Max Verstappen e con la Red Bull “perfetta” di quest’ultimo periodo, resta poco da fare per la Ferrari nei restanti quattro GP ancora da disputare.

Portare degli aggiornamenti pare una soluzione non fattibile (alla luce anche del caso Budget Cup). Sicuramente verranno fatte dei tentativi, senza però togliere velocità alla F1-75 che, almeno in qualifica, riesce ad essere competitiva sul giro secco. Indubbiamente, il degrado delle gomme ha segnato, in maniera tangibile, questa seconda parte di stagione. A Maranello dovranno trovare la maniera di risolvere questo problema in vista della prossima annata per non assistere ad un nuovo show Red Bull.

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