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F1, Massa nel partito anti Hamilton: "Mossa rischiosa Ferrari", ricorda Michael Schumacher ma sbaglia di grosso

Non finiscono le critiche alla Ferrari per aver portato Lewis Hamilton a Maranello, anche l'ex Felipe Massa si schiera col partito degli scettici e motiva le sue obiezioni citando, ma sbagliando, l'esempio di Michael Schumacher

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Avanti un altro. Negli ultimi giorni aumentano le dichiarazioni di voto contrarie al passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari. Che sarà ufficiale, a tutti gli effetti, dal 1° gennaio 2025. Contestualmente aumentano i membri del partito di “opposizione” all’operazione di portare a Maranello il 7 volte campione del mondo alle soglie dei 40 anni. Ultimo in ordine di tempo a schierarsi “contro” l’all in di Vasseur è Felipe Massa che, come altri prima di lui, ha messo in mezzo anche Michael Schumacher come pietra di paragone.

Massa scettico sulle possibilità di Hamilton in Ferrari

Ancora pochi giorni. Il 1° gennaio 2025 potremmo finalmente dire che Lewis Hamilton è a tutti gli effetti un pilota della Ferrari. Il web impaziente per definizione in questi giorni ha visto aumentare vertiginosamente i fotomontaggi del campionissimo inglese con la tuta rossa. Segno di una grande attesa come nessuno degli altri campioni del mondo plurimi, nè Vettel, nè Alonso, hanno suscitato. Paragonbaile forse al solo Michael Schumacher.

Eppure c’è chi quasi quotidianamente avanza dubbi sull’operazione che ha portato il 7 volte campione del mondo di F1 a Maranello. L’ex pilota Ferrari, Felipe Massa, è l’ultimo che si è unito a questo partito degli “scettici”: “Se fossi il capo della Ferrari e mi chiedessero di prendere Hamilton, per il talento che ha, la risposta è sì, senza dubbio. È uno dei piloti più incredibili della F1. Ma per l’età dico di no”.

Hamilton come Schumacher in Mercedes: Massa mette in guardia la Ferrari

Felipe Massa è stato il “delfino” di Michael Schumacher negli ultimi anni della carriera del kaiser in rosso, poi ha contribuito al successo di Raikkonen nel 2007, ultimo Mondiale piloti della Ferrari, e nel 2008 ha accarezzato il titolo per qualche secondo, perdendolo proprio contro Hamilton in quelle ultime “tragiche” curve del Gp del Brasile, ferita ancora aperta per Massa e per tutti i tifosi del cavallino rampante.

E per spiegare il suo scetticismo su Hamilton-Ferrari, Massa cita proprio Schumacher in quel suo tentativo di tornare in F1 con Mercedes durato 3 anni senza mai essere davvero competitivo: “L’età conta eccome nello sport, parlo di me stesso, oggigiorno ho bisogno di allenarmi molto di più fisicamente rispetto a prima. È molto più difficile recuperare dopo una gara faticosa o una sessione di allenamento intensa. In alcune zone l’età può farsi sentire di più, è normale. L’età è un fattore che ha pesato negativamente su diversi piloti, come è successo a Schumacher la seconda volta”.

Massa fa confusione tra Hamilton e Schumacher: due casi diversi

Va detto a parziale smentita di quanto sostenuto da Massa che Michael Schumacher nella sua parentesi alla Mercedes (2010-2012) rientrava dopo tre anni di inattività (ultima gara 2006) con tanto di infortunio alle vertebre che ne aveva precluso un ritorno anticipato in Ferrari l’anno prima, 2009, proprio per sostituire Massa infortunatosi in Ungheria.

Inoltre la Mercedes che trovò Schumi era stata da poco acquisita dalle ceneri della BrawnGP ed era un cantiere aperto su cui poi Toto Wolff avrebbe fondato la corazzata che con Rosberg ed Hamilton dominerà i primi 7 anni dell’ibrido.

Insomma Hamilton, come dimostra lo stesso Alonso in F1 ma anche LeBron James in Nba, se motivato e allenato può sfidare il passare del tempo, al team di Maranello il compito di costruire una monoposto in grado di mettere Lewsi e Leclerc nelle condizioni di vincere.

Quanti scettici su Hamilton in Ferrari

Come detto Felipe Massa è solo l’ultimo della serie di pareri negativi. A cominciare da Eddie Jordan che nel suo podcast spalleggiato da David Coulthard ci è andato già pesante tirando in ballo il presidente della Ferrari, John Elkann. Ma anche lo stesso fratello di Michael, Ralf Schumacher ha avanzato delle remore sulla freschezza di Lewis 40enne, idem Montezemolo che ha parlato di “rischio”. E tanti altri, come Horner che ha messo in mezzo l’eventuale rapporto conflittuale tra Hamilton e Leclerc all’interno del box. O magari semplicemente il team principal Red Bull ci spera.

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