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F1, GP Arabia Saudita: cartina di tornasole per la Ferrari

Come la Ferrari può trarre vantaggio dalle caratteristiche del GF di F1 d'Arabia Saudita

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Il GP di Arabia Saudita che si svolgerà in questo weekend è una sorta di cartina di tornasole della Ferrari. Il ritiro di Charles Leclerc ed il quarto posto di Carlos Sainz a 48″ da Max Verstappen nel GP di Bahrain hanno lasciato diversi strascichi all’interno della scuderia del Cavallino rampante. Non bastava la tensione che si respirava tra i tecnici di Maranello: è notizia delle ultime ore della penalizzazione di 10 posti in griglia per Leclerc a causa dell’utilizzo della terza centralina al secondo GP stagionale. Tuttavia, il GP di Jeddah potrebbe avere anche dei risvolti positivi per le Rosse.

F1, GP Arabia Saudita: il tracciato un vantaggio per la Ferrari

Uno dei vantaggi del tracciato della pista di Jeddah è la sua lunghezza. Si tratta del percorso cittadino più veloce del Mondiale con una media da oltre 250 km/h. Questo dovrebbe venire in soccorso della Power Unit della SF-23 per dimostrare tutto il proprio potenziale, fattore assolutamente non trascurabile alla rincorsa della Ferrari al dominio Red Bull. La conformazione della pista, pregna di curvoni in appoggio, aiuta la scorrevolezza, una dote che non manca alla SF-23.

F1, GP Arabia Saudita: pneumatici, elemento da non sottovalutare per la Ferrari

Un altro elemento da non sottovalutare per questo GP è il disegno dell’asfalto. Si tratta di uno dei circuiti meno esigenti per utilizzo dei pneumatico, un elemento a favore per Sainz e Leclerc. Il fornitore ufficiale Pirelli conferma la scelta delle mescole dello scorso anno, con la C2 hard (bianca), la C3 media (gialla) e la C4 soft (rossa): il miglior risultato per mantenere una stabilità più che buona nelle curve veloci della pista.

Tuttavia, l’usura degli pneumatici può essere leggermente più del previsto a causa della sabbia del deserto spinta sull’asfalto.

F1, GP Arabia Saudita: gara dinamica per l’applicazione delle VSC e Safety Car

In questo circuito è difficile parlare di strategie a causa delle frequenti bandiere rosse. Nel GP di Arabia Saudita sono diffuse le neutralizzazioni della gara con Virtual Safety Car e Safety Car, che sono due variabili che rendono assai imprevedibile la dinamica dell’evento. La gara in notturna, come avvenuto in Bahrain, non comporta molta escursione termica e rende più stabile il rendimento dei pneumatici. Condizioni omogenee che dovrebbero aiutare il Cavallino a riacquisire credibilità e competitività.

F1, GP Arabia Saudita: cartina di tornasole per la Ferrari Fonte: IPA

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