Non è bastato nemmeno il terzo posto di Hamilton nella Sprint Race a dare una sferzata alla stagione fin qui deludente della Ferrari. Che infatti poche ore dopo è naufragata nuovamente nelle qualifiche del Gran Premio di Miami. A cominciare dallo stesso Lewis eliminato già in Q2 e costretto a partire dodicesimo in sesta fila. E’ andata meglio, si fa per dire, a Leclerc che, riavuta la sua SF-25 rimontata dopo il botto prima della SR, ha chiuso solo ottavo. Incredulo il monegasco nel team radio con Bozzi dopo quello che lui credeva fosse un buon giro.
Hamilton dalle stelle alle stalle, silenzio in radio
Aveva appena festeggiato il podio ritrovato. Ancora una volta nella Sprint. Come in Cina, dove addirittura aveva vinto partendo dalla pole, Lewis Hamilton ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori e complice la geniale idea di fermarsi prima degli altri per passare dalle intermedie alle slick (scelta imposta dal pilota) finendo terzo nella gara veloce.
Eppure un paio d’ore dopo l’inglese ha subito l’onta dell’eliminazione in Q2 incapace di migliorare il tempo di poco prima e superare gente e monoposto che di solito gli stanno dietro, passi per le due Williams, ma Hadjar, Tsunoda, Ocon… Un’eliminazione che brucia per il 7 volte campione del mondo che ha fatto scena muta in radio quando il suo ingegnere di pista Riccardo Adami gli ha comunicato la posizione. Poco dopo Lewis torna ai box ed esce dalla monoposto ancora in silenzio scuotendo leggermente il capo.
- Hamilton: “In che posizione sono?”
- Adami: “P12”
- Hamilton: [silenzio]
Poco prima, in Q1, Hamilton era finito lungo in frenata nel suo primo tentativo costretto al bloccaggio dell’anteriore destra e quindi per sicurezza era tornato ai box, montato un set di gomme nuove soft per acciuffare il Q2 nel finale. Ma torna alla mente anche il team radio reiterato di Lewis nelle prime fasi della Sprint: “La macchina non gira, la macchina non gira!”.
Leclerc non ci crede: “Mio Dio, mio Dio!”
Charles è riuscito ad agguantare la Q3 ma alla fine della fiera ha chiuso solamente 8° battuto anche dalle Williams. Con una Ferrari ricostruita a tempo record dopo il botto “colpevole” nel giro di uscita dai box su asfalto bagnatissimo con le intermedie, il monegasco ha fatto il possibile non andando oltre la quarta fila. Incredulo quando gli il suo ingegnere di pista, Bryan Bozzi gli comunica la posizione. Charles credeva di essere meglio di ottavo. Ed invece…
- Leclerc: «P7, immagino?»
- Bryan: «P8»
- Leclerc: «Mio Dio. Mio Dio. Non ho idea di cosa stia succedendo. È stato un giro davvero fantastico. Non capisco»
- Bryan: «Hai fatto del tuo meglio. Indagheremo»
Non a caso poco prima in Q2, lo stesso Leclerc aveva rimarcato di non potersi spingere oltre, “Non posso andare più veloce di così” e anche lì aveva chiuso proprio ottavo evitando l’eliminazione di un soffio a differenza di Hamilton.