Charles Leclerc spicca nella lista dei tempi delle Prove Libere 2 del GP d’Ungheria, undicesimo appuntamento stagionale di F1 nonché penultimo prima della pausa estiva. Il pilota Ferrari ha potuto siglare il miglior riscontro cronometrico girando sulla pista dell’Hungaroring con le gomme soft, mentre il compagno di squadra Carlos Sainz si è dovuto accontentare del decimo posto a 496 millesimi di ritardo.
In una sessione non condizionata dal maltempo come avvenuto in quella della mattina, infruttuosa per i team, le scuderie si sono potute dedicare al passo gara seppur non di lunga durata. Sul podio delle FP2 troviamo Lando Norris di una sempre più sorprendente McLaren, a 15 millesimi da Leclerc, seguito da Pierre Gasly in quota Alpine a 232 millesimi. Red Bull, che si presenta in Ungheria con delle importanti novità per la RB19 (un secondo pacchetto di aggiornamenti dopo quello di Baku, con le bocche dei radiatori rese più sottili per aumentare il carico: come vedremo anche Ferrari ha proposto delle novità in tal senso agendo però in maniera diversa), ha messo la sordina alle prestazioni di Max Verstappen e un sempre più all’angolo Sergio Perez. Idem sentire per Mercedes.
- GP Ungheria, la sintesi delle Prove Libere 1
- GP Ungheria, Prove Libere 2: miglior tempo per Leclerc
- Gli altri piazzamenti: sprofondo Red Bull e Mercedes
GP Ungheria, la sintesi delle Prove Libere 1
Prima però vediamo cosa è successo stamani nella prima sessione di prove libere, contraddistinte come da previsioni per il fine settimana dalla pioggia. A svettare nei tempi George Russell, con un miglior tempo fatto registrare sul giro di 1:38.795. Sul podio delle FP1 anche Oscar Piastri, staccato di 359 millesimi, e Lance Stroll, a un secondo e 582 millesimi dal pilota Mercedes. Settimo Charles Leclerc, con un ritardo di due secondi e 357 millesimi, a bordo di una SF-23 che in Ungheria si presenta con un aggiornamento all’ala anteriore per aumentare il carico a livelli massimi come avvenuto l’ultima volta lo scorso mese al GP di Barcellona. Fuori dai rilevamenti ufficiali Carlos Sainz, condizionato da un testacoda sulla pista viscida che lo ha portato ad impattare (senza conseguenze fisiche, per fortuna) sul guardrail.
È andata invece peggio (dal punto di vista del mezzo, ovviamente) a Sergio Perez, che già deve convivere con la spada di Damocle di una vagheggiata mancata riconferma in Red Bull (e il ritorno di Daniel Ricciardo nella compagnia di giro della F1 contribuisce a creare ulteriore pressione). Il messicano è finito sulle barriere in Curva-6, facendo partire il regime di bandiera rossa sulla pista e danneggiando la propria RB19 più di quanto avvenuto con la monoposto rossa di Sainz.
GP Ungheria, Prove Libere 2: miglior tempo per Leclerc
La FP2 è stata caratterizzata invece da una pista asciutta, escludendo qualche goccia di pioggia sul finire della sessione, e un asfalto con una temperatura pari a 34°C: a svettare inizialmente le Williams con gomma soft di Logan Sargeant e di Alex Albon, con le Mercedes fuori dalla top ten dei tempi. Leclerc, che come Sainz montava le medie nella simulazione del passo gara, inizialmente si piazza con il settimo riscontro cronometrico (lamentando problemi alle marce), per poi issarsi in vetta durante la simulazione di qualifica con le soft, spodestando Lando Norris (nel frattempo autore del miglior tempo provvisorio) e fermando le lancette a 1:17.686.
Gli altri piazzamenti: sprofondo Red Bull e Mercedes
Le Red Bull sono scese in pista una ventina di minuti dopo l’avvio della sessione, sfruttando le soft alla pari di quanto hanno fatto le Williams. Ma i risultati cronometrici di Verstappen e Perez sono stati parecchio sottotono, con il primo fuori dalla top ten (11esimo a 593 millesimi di ritardo) e il secondo precipitato in 18esima posizione. Alla pari delle Mercedes (16esimo Hamilton, 20esimo Russell) le monoposto che comandando le classifiche di quest’anno evidentemente hanno voluto tenere le loro carte coperte.
Oltre al podio di giornata nelle FP2, citiamo poi il buon quarto tempo (a 248 millesimi da Leclerc) di Yuki Tsunoda, mentre il neocompagno di squadra in Alpha Tauri Ricciardo si è fermato alla 14esima posizione nella lista dei tempi. Quinto Esteban Ocon con un ritardo di 359 millesimi, seguito poi dal platinato Nico Hulkenberg, con un gap di 372 millesimi, da Valtteri Bottas (399), Fernando Alonso (419) e Guanyu Zhou (422).
Domani il programma del GP d’Ungheria prosegue con la terza sessione di prove libere e le qualifiche (non è prevista la Sprint Race): qui tutti i dettagli con gli orari.