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F1, il presidente della FIA Ben Sulayem sotto indagine: avrebbe influenzato un GP e favorito Fernando Alonso

Dopo lo scandalo Horner la Formula 1 continua a vivere un momento di grandi tensioni che ora riguarderebbe anche il presidente della FIA, Ben Sulayem, sotto indagine per aver influenzato un GP

Pubblicato:

Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Nuovo scandalo in vista per il mondo della Formula 1 che, dopo aver acceso i riflettori con la prima gara della stagione 2024 che si è corsa in Bahrain, rischia di vivere un altro momento di grande instabilità. Secondo la BBC, infatti, il presidente della Federazione Internazionale (FIA), Ben Sulayem, sarebbe finito sotto inchiesta per aver alterato il risultato del Gran Premio.

Bel Sulayem avrebbe aiutato Fernando Alonso

La fonte anonima che ha portato a galla questa notizia ha rivelato che il presidente Ben Sulayem sarebbe intervenuto in prima persona per annullare una penalità comminata a Fernando Alonso al termine dello scorso Gp dell’Arabia Saudita. Il campione spagnolo aveva chiuso la gara al terzo posto mettendo in bacheca il podio numero 100 della sua carriera ma subito dopo la bandiera a scacchi era stato penalizzato.

L’accusa a suo carico era quella di aver posizionato in modo non corretto la sua auto in griglia di partenza, un errore che gli aveva portato 5 secondi di penalità che aveva già scontato nel corso di un pit-stop. Durante quella sosta però i meccanici avrebbero messo a punto la sua Aston Martin e per questo motivo era stata inflitta una nuova penalità.

L’intervento di Ben Sulayem

A seguito della penalità Alonso avrebbe dovuto lasciare il terzo posto a George Russell ma nella stessa sera la decisione è stata di nuovo cambiata con l’accoglimento del ricorso presentato dall’Aston Martin e da Alonso. Stando a quanto riporta la BBC il numero uno della Fia avrebbe chiamato Abullah bin Hamas bin Isa Al Khalifa, vicepresidente Fia per la regione del Medio Oriente e del Nord Africa, al quale avrebbe detto che la penalità era da revocare.

La traduzione dall’italiano diventa un caso

Nella vicenda spunta anche un pizzico di Italia visto che a redigere il rapporto è stato Paolo Basarri, responsabile della conformità degli atti in pista. Nel rapporto si legge: “Sulayem pretended the steward to overturn their decision”. La parola chiave è “pretended” che in inglese significa fingere e non pretendere. Ma la parola “fingere” in quel contesto sembra essere poco pertinente e forse Basarri si è affidato a una traduzione troppo letterale dall’italiano ma il suo intento era proprio quello di segnalare l’intenzione di Ben Sulayem. Per il momento dal presidente e della Fia non sono arrivati commenti in materia, ma dopo lo scandalo Horner la Formula 1 avrebbe fatto volentieri a meno di questo caso.

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