Nel week-end è in programma il GP di Spagna. La SF-23 si presenterà con una veste nuova. Ultimo tentativo per raddrizzare la stagione, anche perchè un piano B non esiste.
- Ferrari, numeri di un inizio di stagione mediocre
- Ferrari, ultimo tentativo: gli aggiornamenti a Barcellona
- Ferrari, non esiste un piano B: rischio fallimento
Ferrari, numeri di un inizio di stagione mediocre
Ai nastri di partenza del Mondiale, la Ferrari era certa di poter duellare, ad armi pari, con la Red Bull. Charles Leclerc e Carlos Sainz si sono presentati sorridenti al momento della presentazione della nuova SF-23. Purtroppo, in pista, la nuova monoposto sta deludendo le aspettative.
In sei GP disputati, la Rossa ha conquistato un solo podio con Charles Leclerc a Baku. Il Cavallino è la quarta forza del Mondiale, alle spalle di Red Bull, Aston Martin e Mercedes. Il divario tra la Ferrari e la Red Bull (vincitrice di tutti i sei GP già andati in archivio) è di 159 punti. Insomma, la SF-23 non è competitiva in gara.
Ferrari, ultimo tentativo: gli aggiornamenti a Barcellona
In questo complicato momento, l’unica chance rimasta alla Ferrari sono gli aggiornamenti che si vedranno sulla SF-23 a Barcellona, sede del GP di Spagna. Inizialmente previsti per il GP dell’Emilia Romagna, poi annullato per le note vicende legate al maltempo, gli aggiornamenti permetteranno una rivisitazione della SF-23. Plancia, fondo e sospensioni migliorate per provare a diventare più prestazionali in gara.
Ferrari, non esiste un piano B: rischio fallimento
Se gli aggiornamenti non miglioreranno le cose in casa Ferrari, il futuro, almeno per quanto riguarda il Mondiale in corso, sarà poco incoraggiante. Il Cavallino non ha un piano B, come ha spiegato lo stesso team principal Frederick Vasseur: “Non ci sarebbe una macchina B anche perché sarebbe pronta a ottobre, dobbiamo solo spingere su questa perché, in costanza di regolamenti, ogni sviluppo che funziona può essere trasferito al 2024″. Insomma, o la SF-23 inizia a volare in Spagna o il rischio di una stagione fallimentare diventerà una dura realtà con cui dover convivere fino al termine del Mondiale.