Dopo un avvio di stagione notevole, per la Ferrari la F1 sta diventando una questione di gare pari e dispari. O meglio, ultimamente solo dispari, visto che dopo il disastro del Canada finito con zero punti la barra non si è raddrizzata più di tanto a Barcellona per il GP di Spagna. Sul circuito del Montmelò la vittoria è andata a Max Verstappen davanti al poleman Lando Norris, e mentre Red Bull e Mercedes occupano la scena con la loro battaglia, a fare da terza incomoda non è stata la scuderia di Maranello ma Mercedes. George Russell è stato autore di una partenza strepitosa tale da far mangiare la polvere alla prima fila della griglia (Verstappen incluso), e Lewis Hamilton è tornato ad occupare uno scalino del podio. Per la cronaca, Charles Leclerc ha chiuso quinto, seguito da Carlos Sainz. E tra i due compagni di squadra sono volati pure gli stracci.
- Scontro tra Leclerc e Sainz. Charles accusa lo spagnolo
- "Dovremo parlare con la squadra di quanto è successo"
- Sainz: "Non devo stare sempre dietro a Leclerc"
- Vasseur: "Solo un piccolo contatto"
Scontro tra Leclerc e Sainz. Charles accusa lo spagnolo
Insomma, una sequela di brutte notizie per Ferrari in quel del GP di Spagna. Mercedes la spodesta dal ruolo di terza forza, Norris è diventato per ora l’avversario più temibile in ottica campionato per un Verstappen che da solo regge la baracca Red Bull e gli aggiornamenti per la SF-24 non hanno dato i riscontri attesi, né sul giro secco, né nel long run (in una pista che, va detto, i sorpassi non sono così semplici).
E tra Leclerc e Sainz, come abbiamo detto, non sono mancate le scintille. Galeotto fu il contatto nella prima curva del Giro 3, con il monegasco che ha accusato lo spagnolo di una manovra a suo dire non corretta. Concetto ribadito poi nelle interviste a Sky Sport post gara. “Carlos non è stato corretto e soprattutto non andava bene quel sorpasso in quel momento“. Poi Leclerc ha spiegato: “Dopo il briefing di stamane sapevamo che dovevamo entrambi risparmiare la gomma, in particolare all’ultima curva. Io ho fatto come doveva essere fatto, Carlos invece non l’ha gestita risparmiandola e mi ha superato alla fine del rettilineo. Un rischio inutile, e mi ha danneggiato purtroppo la mia ala anteriore, sulla sinistra”.
“Dovremo parlare con la squadra di quanto è successo”
Il vincitore di Monaco di qualche settimana fa ha poi annunciato discussioni all’interno del team: “Ne parleremo: era anche il suo GP di casa, sicuramente è un momento importante per la sua carriera ma non era il momento giusto. Penso ci sia costato una posizione. Poi abbiamo fatto una bella gara, anche se con i se e ma si può dire tutto. Il passo è stato bene, anche la gestione della gomma. Ma penso che il problema di questo fine settimana sia stata la mancanza di passo. Dobbiamo riflettere si questo aspetto”.
Sainz: “Non devo stare sempre dietro a Leclerc”
Secondo Leclerc il contatto innescato da Sainz gli ha tolto un giro in più che avrebbe potuto sfruttare alla fine per superare Russell, come poi si è lamentato via team radio. Lo spagnolo, da par suo, ha così commentato l’episodio a Sky Sport: “Per me l’inizio della gara è stato molto chiaro: noi avevamo una gomma soft nuova, la Mercedes usata e bisognava attaccare. E io quello ho fatto, non so cosa sia successo a Charles nel primo giro, se abbia commesso un errore o cosa. Io avevo l’opportunità di sorpassarlo e l’ho fatto, non è che devo stargli sempre dietro. Volevo sorpassare le Mercedes, andare avanti e sinceramente non so di cosa si stia lamentando Charles. Non ho capito cosa ho sbagliato con lui”.
Vasseur: “Solo un piccolo contatto”
Frédéric Vasseur ha cercato di spegnere l’incendio della polemica, commentando così l’episodio (sempre su Sky Sport): “Si è trattato di un piccolo contatto, ma alla fine non abbiamo perso alcunché. In quel momento della gara eravamo quinto e sesto. Per via della strategia ci siamo trovati dietro ad alcune vetture, e lì abbiamo perso qualche secondo. Si, a Charles penso sia mancato un giro per superare Ruseell, ma alla fine da quinti e sesti che siamo partiti abbiamo concluso quinti e sesti”.
Il team principal poi, allargando il discorso al fine settimana, ha individuato il sabato come punto debole su cui lavorare: “In qualifica bisogna fare quel piccolo passo avanti, perché quando sei dietro diventa difficile superare e rischi con la strategia”. Ma a suo dire il prossimo appuntamento in Austria sarà diverso: “Ci sarà la Sprint, un format diverso, e una pista probabilmente più adatta a noi”.