Ora è ufficiale: come anticipato da Virgilio Sport lo scorso 6 giugno, dalla prossima stagione Carlos Sainz sarà un nuovo pilota della Williams al posto di Logan Sargeant. Il ferrarista, che a sua volta lascerà spazio a Lewis Hamilton, è pronto a una sfida che gli garantirà uno stipendio da oltre 10 milioni di euro a stagione.
- Una nuova scuderia per Sainz: lo spagnolo è della Williams
- Sainz alla Williams: l'opzione scappatoia e il saluto alla Ferrari
- Dilemma Red Bull: Perez o Ricciardo? Il punto
Una nuova scuderia per Sainz: lo spagnolo è della Williams
Flavio Briatore ci ha provato. Ma alla fine niente Alpine: Carlos Sainz ha scelto la Williams (e noi l’avevamo preannunciato quasi due mesi fa). Lo spagnolo concluderà la stagione a bordo della Ferrari per poi prepararsi a vivere una nuova avventura con la scuderia britannica, che è riuscita a ottenere il sì del 29enne madrileno. Sainz ha firmato un contratto di due anni con opzione per un ulteriore prolungamento. Ma si è garantito anche una possibile via di fuga, oltre a un contratto da mille e una notte da dieci milioni di euro a stagione.
Sainz alla Williams: l’opzione scappatoia e il saluto alla Ferrari
Probabilmente sulla scelta definitiva di Sainz ha pesato l’inserimento nel contratto di una clausola che consente al pilota di poter lasciare la Williams in caso di chiamata da parte della Mercedes o della Red Bull. Intanto Carlos, che con 162 punti occupa la quinta posizione nella classifica piloti, ha salutato il popolo della Ferrari sui canali social della casa di Maranello. Più che un vero e proprio saluto, si tratta di un impegno, ossia quello di onorare al meglio le ultime dieci gare del Mondiale prima che le parti si separino per prendere strade diverse.
Dilemma Red Bull: Perez o Ricciardo? Il punto
In casa Red Bull il futuro di Sergio Perez è sempre più in bilico. Il rendimento del messicano, che ha rinnovato il contratto soltanto lo scorso giugno, è molto al di sotto delle aspettative come certificato dai 28 punti racimolati nelle ultime otto prove. Troppo poco. Inoltre è l’unico pilota delle scuderie top a non essere ancora salito sul gradino più alto del podio. Se Tsunoda non è ancora considerato pronto, salgono le quotazioni di Ricciardo, che ha già esperienza ad alti livelli. Il 35enne australiano è pronto a tornare in pista. Del resto, lo ha confermato – scherzando – a Spa, quando ha dichiarato di non sapere “quale macchina guiderò a Zandvoort”. Già in giornata la sua ‘promozione’ sarà oggetto di discussione nella riunione convocata dai vertici Red Bull: la decisione sarà presa in tempi stretti.