Aveva lasciato Bergamo perchè Gasperini lo utilizzava poco e perchè si sentiva impiegato fuori ruolo ma per Nicolò Zaniolo, almeno nell’immediato, la sensazione è che possa cambiar poco in quella Fiorentina dove conta di rilanciarsi dopo anni di alti e bassi.
Il ruolo di Zaniolo
Nella sua prima conferenza in viola il giocatore era stato chiaro sulla sua posizione preferita: “Io nasco esterno destro, posso fare anche altri ruoli ma nasco esterno destro, devo migliorare di testa e nella cattiveria agonistica, ma il mio ruolo è quello”. Alla Dea Gasp l’ha utilizzato invece per dieci volte come centravanti o falso nueve, per i vari infortuni di Scamacca e Retegui. La beffa è che l’ex Roma potrebbe esordire nel prossimo turno contro il Como proprio come falso centravanti.
L’assenza di Kean apre le porte a Zaniolo
Non ci sarà infatti lo squalificato Kean e Palladino riflette. Ci sono anche le ipotesi Gudmundsson o Beltran come centravanti ma la sensazione è che tocchi a Zaniolo sostituire il suo grande amico Moise, con cui sperava di giocare insieme.
Comunque sia si tratterebbe di un passo avanti, visto che finora Zaniolo con l’Atalanta in campionato ha messo insieme quattordici presenze con 343 minuti totali, ossia una media di 24 minuti a gara. Per lui in campionato sarebbe la prima in assoluto da titolare in questa stagione. Dall’inizio ha giocato soltanto in Supercoppa contro l’Inter quando è rimasto in campo cinquantasei minuti. E anche in Champions è sempre subentrato (sette presenze).
Le aspettative di Palladino
Nonostante lo scarso minutaggio in campionato Zaniolo ha realizzato due reti (facendo però arrabbiare Gasperini per le sue esultanze smodate): Palladino da lui si aspetta soprattutto i gol, sapendo bene di non poter sperare all’infinito solo o quasi sulla vena di Kean.
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