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Gaia Sabbatini, mezzofondista influencer al centro di un caso a Tokyo

L'azzurra sarebbe stata ostacolata durante la semifinale dei 1500 m: la Fidal ha presentato ricorso (respinto) per via di una caduta che l'ha rallentata

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In questa giornata di emozioni forti, anche Gaia Sabbatini si è ritagliata i suoi spazi tra l’oro dell’inseguimento a squadre, la delusione del volley e del Settebello. In una semifinale vibrante e altamente competitiva, Gaia (22 anni) ha dimostrato la sua sagacia e il suo talento scrivendo un 1500 molto promettente, con il quarto tempo in batteria. Ma a causa di una caduta ha perso l’occasione di vedersi in una finale olimpica.

Il sogno Tokyo per Gaia Sabbatini

D’altronde per la mezzofondista abruzzese, influencer per necessità complice un interesse degli sponsor per la sua fisicità, Tokyo era un obiettivo:

“Tokyo è il mio sogno, voglio fare le cose in grande”. L’attesa per lei, dopo il ricorso della Fidal è snervante anche per il peso che questo obiettivo ha avuto e che ha nel suo presente olimpico.

Gaia Sabbatini, infatti, si è piazzata ottava con il tempo di 4’02″25 nelle semifinali dei 1500 metri, a causa di una caduta che avrebbe ostacolato la corsa della mezzofondista azzurra e che ha portato la Fidal a presentare ricorso perché nella sua prova è stata rallentata – e dunque danneggiata -. Un ricorso, purtroppo, respinto.

Chi è Gaia Sabbatini, mezzofondista e influencer

Nata a Teramo il 10 giugno del 1999, Gaia ha vinto il titolo italiano assoluti nei 1500 metri piani indoor nel 2020 nel 2021, esordendo a livello internazionale con la maglia dell’Italia nel marzo 2021 agli Europei indoor di Toruń. Agli Europei Under 23 di Tallin, ha centrato la finale con il crono di 4’13”98: niente male per questa ragazzina determinata, risoluta e con una indubbia disinvoltura davanti alla telecamera.

Studi in Psicologia (sempre più frequente da parte di calciatori e atletica la presenza, nel curriculum, di un percorso universitario), che la accompagnano e la supportano dopo fasi alterne di grande sofferenza e crisi dettate dalla perdita prematura del padre, guida alpina, rimasto vittima di un incidente in montagna.

Lo sport l’ha aiutata ad affrontare il senso di sgomento e vuoto che l’ha colta, dopo questo gravissimo lutto. Dal novembre 2018 si è trasferita a Roma per allenarsi con Andrea Ceccarelli nell’impianto di Castelporziano. Nel 2021 è arrivato il notevole salto di qualità con un progresso di oltre sette secondi in 4:04.23 (miglior crono di un’azzurra dal 1993), il personale abbattuto anche negli 800 metri (2:00.75) e la medaglia d’oro agli Europei under 23. L’atletica, che ha iniziato a praticare non da subito preferendo la danza e il nuoto, ha plasmato il suo temperamento, combattivo e deciso, e l’ha educata a non ritenere nulla insormontabile. Ma ad affrontare. Anche se davanti a questa giovane donna si sono susseguiti ostacoli e imprevisti. Proprio come stavolta.

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