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Il Milan non sa più vincere i derby. E non sa più segnare: il problema di Pioli, che si aggiudica il Tapiro di Striscia

Il tecnico rossonero, reduce dalla sconfitta nella semifinale di ritorno contro l'Inter e dall'uscita dalla Champions deve affrontare un problema

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

La grande bellezza che si era ormai abituati ad ammirare, la scorsa stagione, è sfumata senza alcuna possibilità di ritrovarne sfumature, idee in questo Milan giunto quasi inaspettatamente alla semifinale di Champions League. Ha subito, soprattutto nell’andata, l’egemonia del gioco dell’Inter plasmata da Simone Inzaghi, che ha puntato dritto alla finale spiegando un gruppo di prime e seconde linee (decisive) che ne hanno interpretato intenzioni, volontà. Del Milan campione d’Italia è rimasto poco, al netto di infortuni e qualche innesto sbagliato.

La delusione è tangibile, palpabile ma al netto dei dati che dimostrano le difficoltà del Milan, contro l’Inter, nel finalizzare il gioco. nel fare gol, insomma. Cosa di non poco conto. Stasera, 17 maggio 2023, Stefano Pioli, allenatore pluripremiato e stimato dalla società, riceverà il suo primo Tapiro d’Oro.

Tapiro a Pioli, dopo il ko contro l’Inter in Champions

Come ha annunciato Striscia la Notizia, in uno dei suoi comunicati di giornata, il tecnico rossonero è stato intercettato dall’inviato storico del programma satirico subito dopo la debacle di ieri sera a San Siro, nella semifinale di ritorno contro l’Inter:

“Le ho portato l’unico premio che vincerà quest’anno. Qualcuno della squadra l’ha delusa?”. “Abbiamo dato il massimo. Quando vai così in alto e poi cadi ti fai ancora più male”, la risposta amareggiatissima dell’allenatore del Milan.

Il sogno dell’Inter

Il Diavolo è fuori dalla Champions League e, il prossimo 10 giugno, a giocarsi la vittoria in finale sarà l’Inter che potrebbe aggiudicarsi la Coppa dalle grandi orecchie a distanza di 13 anni da quel 2010 che segnò l’avvento dell’indimenticabile Triplete, per i tifosi interisti.

Quell’era perfetta, sotto la guida di José Mourinho, è un ricordo indelebile nella memoria nerazzurra che questa nuova società e una compagine rinnovata possono sfiorare, con questa opportunità quasi inattesa.

Il problema attacco del Milan

Il doppio Euroderby ha dimostrato l’evidenza di una rosa che ha i suoi limiti, innegabili: i ragazzi di Pioli devono fare i conti con la quarta sconfitta consecutiva, tra Serie A e Champions e Supercoppa. La prima sconfitta risale alla Supercoppa di Riyadh, seguita dall’1-0 del match di ritorno in campionato; poi le semifinali di Champions che hanno evidenziato quanta difficoltà abbia il reparto avanzato del Milan nel bucare rete.

Se non si accendono Giroud e Leao, reduce da un infortunio muscolare, il Milan non ha ricambi adeguati e le opzioni a disposizioni dell’attapirato Pioli sono ben poche rispetto all’Inter che, quando Inzaghi reputa opportuno tirare via Dzeko può vantare Lukaku come alternativa.

Mancanza di gol e mercato da rifare

Il gol, dalle parti di Milanello, è diventato un problema e di non poco conto e anche le parole di Maldini sulla campagna acquisti dell’estate scorsa, su cui forse anche la stessa società sta maturando delle riflessioni, suggeriscono di intervenire con una certa efficacia: per vincere c’è bisogno di rincalzi adeguati alle qualità di Giroud, dell’Ibra migliore e di quanti sono mancati ieri sera.

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