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Il Sassuolo torna in Serie A grazie al 2-2 di Mantova-Spezia: festa grande per la squadra che tutti detestano

Con cinque turni d'anticipo, i neroverdi di Grosso festeggiano l'immediato ritorno nella categoria regina: per i tifosi delle "grandi" non è una buona notizia.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Il purgatorio in Serie B è durato appena un anno, il Sassuolo è già tornato in massima serie. Con cinque giornate d’anticipo rispetto alla conclusione della regular season, la formazione allenata da Fabio Grosso ha staccato il pass per la prossima Serie A. Promozione festeggiata in contumacia, dopo l’esaltante vittoria nel derby contro il Modena: a sancire la conquista, anche aritmetica, della Serie A sono stati i risultati della domenica pomeriggio, col clamoroso pareggio dello Spezia sul campo del Mantova.

Lo Spezia pareggia, il Sassuolo festeggia la A

I liguri, avanti di due gol, si sono fatti agguantare nel finale dai virgiliani, che hanno acciuffato il gol del definitivo 2-2 al 94′ con Maggioni. I punti di vantaggio dei neroverdi rispetto alla terza classificata, lo Spezia appunto, sono rimasti 16 a cinque giornate dalla conclusione del torneo. Promozione arimetica, dunque, e festa grande per la formazione emiliana, protagonista di un torneo a parte rispetto al resto del lotto. Un dominio sancito dai numeri: 75 i punti conquistati in 33 giornate di campionato, frutto di 23 vittorie, sei pareggi e appena quattro sconfitte. Per Berardi e soci anche la soddisfazione di essere – di gran lunga – il miglior attacco del torneo: 73 i gol messi a segno.

I segreti del Sassuolo di Grosso, una macchina da gol

Con una squadra “fuori categoria”, il Sassuolo ha ben presto ipotecato l’immediato ritorno in massima serie dopo l’inopinata retrocessione della scorsa stagione. Fabio Grosso, l’eroe di Germania 2006, ha dato alla squadra neroverde un’impronta marcatamente offensiva, col tridente d’attacco che ha esaltato le doti di Laurienté (14 reti finora), Berardi (5) e del centravanti Mulattieri, a bersaglio in nove circostanze. Molto prolifico pure Pierini, pure lui a bersaglio in sette occasioni. Il fulcro del centrocampo è invece il norvegese Thorstvedt, a segno con sette gol. Un undici votato all’attacco, capace di ammortizzare senza troppi problemi i tanti gol presi (34) e di prendere ben presto il largo in classifica.

Sassuolo in A: i tifosi di Inter, Juve e Milan non festeggiano

Festa grande per i tifosi del Sassuolo. E per gli altri? No, assolutamente. Anzi, i fan delle big il Sassuolo lo detestano. Per gli interisti, storicamente, è lo “Scansuolo”, una sorta di succursale della Juventus che sistematicamente in occasione delle sfide coi bianconeri si faceva allegramente da parte (o almeno, questa era la convinzione generale). Pe gli juventini invece, curiosamente il Sassuolo è considerata la succursale dell’Inter, soprattutto da quando Marotta è passato ai nerazzurri, visti i rapporti di parentela del presidente dell’Inter con Carnevali. Per i milanisti, semplicemente, il Sassuolo è vicino all’Inter e alla Juve. Mentre per napoletani, romanisti e tifosi di squadre di altre grandi città è comunque una società “senza storia”.

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