Sono giorni roventi in casa Inter, perché una sconfitta così pesante in una finale di Champions League non può non lasciare strascichi in una squadra che ha bisogno di un profondo restyling.
- Inter, Bastoni fa mea culpa
- L'appello social di Bastoni
- Inter, il summit con Inzaghi
- Inzaghi, tentazione Al-Hilal
- Lo striscione sotto casa Inzaghi
Inter, Bastoni fa mea culpa
Sia chiaro, la necessità è lampante a prescindere dal risultato finale di sabato sera, ma le scorie sono ancora ben lontane dall’essere smaltite. Prova ne sia il messaggio social rilasciato da Alessandro Bastoni, che ha goduto di qualche giorno off prima di rispondere alla chiamata di Spalletti in vista dei prossimi impegni della Nazionale.
L’appello social di Bastoni
“È dura, non è questo il finale che immaginavamo. Una sconfitta difficile da accettare, che lascia tanta amarezza e che richiederà tanto tempo per essere compresa”. Così Bastoni in un post pubblicato su Instagram, sulla sconfitta in finale di Champions League contro il Psg. “Siamo delusi, prima di tutto da noi stessi – prosegue il giocatore nerazzurro -. Perché conosciamo l’importanza di questo traguardo per la nostra squadra, per il club e per tutti i tifosi che ci hanno accompagnato con passione in ogni momento. Ora più che mai, sappiamo quanto sia fondamentale sentirvi al nostro fianco. Continueremo a lottare e a scrivere nuove pagine della nostra storia. Forza Inter”, conclude Bastoni.
Inter, il summit con Inzaghi
La giornata di domani sarà molto importante anche per un altro motivo: è previsto un vertice tra la dirigenza nerazzurra e Simone Inzaghi per decidere il futuro del tecnico, apparso dubbioso sulla sua permanenza a Milano. All’allenatore, infatti, non è piaciuto il fatto di essere stato considerato il principale responsabile dei mancati successi in campionato e in Champions League, oltre a non essersi sentito abbastanza tutelato dal club né per quanto riguarda le polemiche legate agli arbitraggi né sul mercato, quando nemmeno a gennaio sono stati fatti gli innesti che avrebbero potuto migliorare la rosa.
Inzaghi, tentazione Al-Hilal
Inoltre Inzaghi ha un ricco contratto che lo aspetta, con l’Al-Hilal che ha messo sul piatto un accordo di due anni a 25 milioni all’anno, l’ideale per staccare la spina dopo quattro stagioni molto dispendiose dal punto di vista psicologico, e culminate con la notte da incubo dell’Allianz Arena. Ma i tifosi invece stanno con lui, e l’hanno manifestato chiaramente questa sera a Piacenza, davanti la casa natale del tecnico nerazzurro.
Lo striscione sotto casa Inzaghi
“Insieme si cade, insieme ci si rialza. Simone Inzaghi, orgoglio nerazzurro“. Questa scritta è apparsa su un grande striscione appeso sulla recinzione della casa piacentina di Simone e Pippo Inzaghi, dove abitano i genitori, Giancarlo e Marina. Nelle ore che precedono l’incontro del tecnico con la dirigenza che chiarirà il suo destino, a San Nicolò (comune della prima periferia di Piacenza) è comparso questo striscione che non lascia dubbi sul desiderio dei tifosi piacentini dell’Inter rispetto la possibilità che il tecnico possa accettare la faraonica offerta giunta dall’Al Hilal, squadra campione dell’Arabia Saudita.
