In tribuna da tifoso ma si può? E’ questa la domanda che si fanno i social il giorno dopo il match tra Inter e Cagliari. La squadra nerazzurra non è riuscita a centrare la vittoria al San Siro e ad assistere al match anche il presidente della Fifa, Gianni Infantino, dichiarato tifoso nerazzurro. Ma il suo comportamento non è andato giù a tanti tifosi che vorrebbero da parte di una carica istituzionale un atteggiamento più distaccato.
- Inter-Cagliari: la parata di Scuffet
- La provocazione del presidente del Cagliari
- Juve e Milan: la rabbia contro Infantino
Inter-Cagliari: la parata di Scuffet
Il minuto è il 62 con l’Inter che batte un calcio di punizione affidato come spesso accade al piede di Hakan Calhanoglu, la traiettoria potente sembra promettere un gol ma sulla conclusione c’è l’ottimo intervento del portiere del Cagliari, Scuffet che salva la sua porta. Le telecamere staccano immediatamente su Gianni Infantino in tribuna accanto a Javier Zanetti e a Beppe Marotta. L’espressione di disappunto è evidente sul volto del presidente della Fifa.
La provocazione del presidente del Cagliari
Il video dello “scontento Infantino” fa il giro del web in pochi minuti. Tra i tifosi del Cagliari innanzitutto che comunque possono festeggiare per un punto importante conquistato in casa della capolista e che consente alla squadra di Ranieri di avvicinarsi sempre di più al traguardo salvezza. Il presidente Giulini risponde a un tifoso: “Applaude alla bella parata di Scuffet”, un modo per riuscire a lanciare una frecciata a Infantino senza però scendere dichiaratamente in polemica.
Juve e Milan: la rabbia contro Infantino
Chi invece dalla polemica non scappa sono i tifosi di Juventus e Milan che hanno apertamente criticato l’atteggiamento di Infantino: “Non hanno un soldo, gli sponsor non li pagano, non hanno un presidente in carne e ossa, non hanno un patrimonio netto, non hanno futuro. Ma quanto sono protetti da stampa e istituzioni”, scrive un tifoso bianconero. E ancora: “Infantino che esulta sugli spali con Marotta per l’ennesimo rigore, dopo Ceferin e Gravina, dimostra per quale motivo sono primi in questa farsa di campionato e non li faranno mai fallire anche se sono sommersi dai debiti”.