La delusione resta palpabile e tocca ancora picchi alti, nonostante il tempo trascorso dalla notte amara di Monaco. Gli strascichi di quella finale si fanno sentire, e lo sa bene Lautaro Martinez che, dopo la debacle, ha scelto la via del silenzio. Il rammarico per un’occasione sfumata è ancora vivo, ma “ora è tempo di voltare pagina”: parola di capitano. All’orizzonte, per l’Inter, c’è il Mondiale per Club, con il debutto fissato per mercoledì 18 giugno contro il Monterrey (ore 3 italiane). Più in là, c’è una stagione tutta da costruire e vivere. Al timone non ci sarà più Simone Inzaghi, ma Cristian Chivu, con idee chiare e determinazione, consapevole che da qui ad allora molti tasselli della rosa cambieranno. Proprio Lautaro e il nuovo tecnico hanno fatto il punto della situazione davanti ai microfoni.
- Lautaro: "Chivu? Ho visto in lui la voglia di vincere"
- Il capitano: "Questo Mondiale vogliamo giocarcelo fino in fondo"
- Chivu: "Niente alibi, siamo pronti"
Lautaro: “Chivu? Ho visto in lui la voglia di vincere”
“Non mi spiego come sia stato possibile perdere in quella maniera un’opportunità così grande”. Le parole di Lautaro Martinez pesano, nonostante il sorriso che prova a mascherare un rammarico ancora vivo. La finale di Champions persa 5-0 contro il PSG resta una ferita aperta, difficile da rimarginare. Un’occasione enorme gettata al vento, che il capitano dell’Inter non riesce a dimenticare. Ma il tempo non si ferma, e Lautaro lo sa bene: “Dobbiamo voltare pagina e non pensare a quello che è successo”, taglia corto, con la lucidità di chi sa che, adesso, guardarsi indietro non serve più.
Archiviata, almeno nelle parole, la delusione europea, Lautaro torna a indossare i panni del leader. E lo fa parlando di Cristian Chivu, il nuovo uomo al timone nerazzurro: “Ci siamo sentiti al telefono ancora prima di incontrarci di persona. Abbiamo parlato a lungo, mi ha spiegato il suo modo di lavorare. Mi piace, siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ho visto in lui la voglia di vincere, ha la mia stessa mentalità”.
Il calendario non lascia spazio alla nostalgia. Dopo una stagione chiusa con più ombre che luci, e una Champions finita nel peggiore dei modi, è tempo di ripartire. Prima le rispettive Nazionali, ora il Mondiale per Club. Di staccare la spina, per ora, non se ne parla. E Lautaro, da capitano vero, ha fatto la sua parte anche fuori dal campo: “Come Chivu, anche io ho parlato con i ragazzi. Ho chiesto loro di essere forti mentalmente, ho detto che serve un ultimo sforzo prima delle vacanze. Manca l’ultimo tratto di strada, e dobbiamo percorrerlo insieme, per continuare a crescere”.
E più passano i minuti, più Lautaro si lascia andare. La delusione resta, ma emerge la sua voglia di riscatto: “Ero triste. Non è facile spiegare tutto, ci ho messo 5-6 giorni prima di riuscire a parlare. Volevo dire qualcosa alla mia gente. Quella notte non ci è riuscito niente, a loro tutto: non siamo stati noi, non siamo stati squadra. È il calcio. Ora però dobbiamo andare avanti, non c’è altra scelta. Anche se certe cose, nella testa, non passeranno mai del tutto”.
Il capitano: “Questo Mondiale vogliamo giocarcelo fino in fondo”
Il nuovo corso in casa Inter è ufficialmente cominciato, e Lautaro Martinez non nasconde l’entusiasmo per l’aria di cambiamento che si respira. “È importante respirare un po’ di aria fresca”, commenta il capitano nerazzurro, riferendosi al cambio in panchina. “È bello fare cose nuove con il mister, anche se i concetti non si discostano troppo da quelli di Inzaghi. Ma qualcosa cambierà, soprattutto sul pressing durante le partite. È ancora presto, stiamo lavorando, ma sarà fondamentale capire in fretta cosa ci chiede Chivu”.
Il focus è ormai tutto rivolto al Mondiale per Club, occasione concreta per riscattare parzialmente una stagione amara, chiusa senza trofei: “Ho ancora addosso la tristezza per non essere riuscito ad alzare nulla quest’anno. Ma se mi guardo indietro, non posso dire che sia stata una stagione negativa. E questo deve darci la spinta per ripartire con la voglia di sempre”.
Chiaro l’obiettivo, altrettanto chiaro il messaggio: “Siamo l’Inter, una squadra matura, che vuole sempre arrivare in alto. Questo Mondiale vogliamo giocarcelo fino in fondo. E io darò tutto, tutta l’energia possibile per aiutare i miei compagni. Non c’è più spazio per voltarsi indietro”.
Chivu: “Niente alibi, siamo pronti”
Le idee sono chiare, i contorni in fase di definizione. Il nuovo corso dell’Inter è partito con Cristian Chivu alla guida e con un’identità da ricostruire, ma senza strappi. L’ex Parma è consapevole del lavoro che lo attende: “Cercheremo di aggiungere qualcosa, anche se in così poco tempo non è semplice. In questo torneo dobbiamo mostrare la miglior versione possibile dell’Inter, quella che questo gruppo ha già saputo esprimere negli ultimi anni. Niente alibi, né fisici né mentali. Siamo pronti. Il passato non si cambia, quindi inutile guardarsi indietro”.
Chivu sa bene quanto pesi ancora la notte di Monaco sulla testa e sulle gambe dei suoi, ma l’attenzione ora è rivolta al debutto nel Mondiale per Club, contro un avversario da prendere con le pinze: “Il Monterrey è una squadra esperta, con una precisa identità. Sarà tosta, ma a noi non mancherà la motivazione. Per noi questo Mondiale è importante. Arrivare fino in fondo? Prima bisogna avere l’umiltà di ragionare una gara alla volta. Ora testa al girone, poi vedremo”.
Sul piano tattico, Chivu non si sbilancia ma manda un messaggio chiaro: “Ripartire dal 3-5-2? In Italia si guarda troppo ai moduli. Io preferisco parlare di principi di gioco, che sono quelli che fanno la differenza. Negli ultimi anni l’Inter ha avuto dei riferimenti solidi in campo, ma soprattutto idee forti. A me piace una squadra fluida, mobile, asimmetrica, che non dia punti di riferimento all’avversario”.
Un passaggio anche sulle condizioni della rosa, tra acciacchi e recuperi da gestire: “Qualche fastidio c’è stato, ma nulla di serio. Luis Henrique è un po’ indietro, Sucic invece è tornato bene dalla nazionale. Sicuramente saranno in campo, se dall’inizio o a gara in corso lo vedrete.” E su Lautaro e Thuram: “Stanno bene entrambi, li abbiamo lasciati un po’ tranquilli. Durante la stagione li vedrete eccome”. Con tono pacato ma determinato, Chivu ha messo il primo mattoncino. Ora tocca al campo.