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Inter-Lazio, moviola: Sacchi inganna anche il Var, l’errore che danneggia i nerazzurri

La prova dell’arbitro nella festa scudetto a San Siro analizzata ai raggi X da Luca Marelli, il fischietto di Macerata ha ammonito solo un giocatore

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E’ un arbitro di una grande empatia con i giocatori Juan Luca Sacchi, la scelta del designatore per Inter-Lazio. Sempre molto propenso al dialogo, a volte anche troppo, il fischietto di Macerata a livello sanzioni disciplinari aveva una media di 4,5. Il suo modo di stare in campo viene solitamente gradito dai giocatori perché cerca sempre di non fare innervosire i 22 in campo e proprio per questo viene accettato bene dai giocatori. Dopo aver toppato in Genoa-Frosinone si era riscattato nella penultima uscita in Atalanta-Verona mentre il 29 aprile scorso aveva esagerato con i cartellini in Bologna-Udinese, senza riuscire a tenere in pugno la gara. Vediamo come se l’è cavata ieri a San Siro nell’ultima festa scudetto dei nerazzurri.

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I precedenti di Sacchi con Inter e Lazio

Sacchi aveva arbitrato i biancocelesti in quattro occasioni e in tutte e 4 la Lazio era uscita con i tre punti in tasca. La prima è risalente addirittura alla stagione 20/21, quando a Crotone la squadra di Inzaghi vinse per 0-2, poi il 4-0 contro lo Spezia dello scorso anno e le vittorie contro Genoa (Coppa Italia) e Udinese di questa stagione. E’ stata poi la quarta partita ufficiale con l’Inter, la prima volta in questa stagione. Negli unici tre precedenti, due vittorie contro Salernitana e Udinese ed un pareggio nel gennaio 2023 con il Monza per i nerazzurri.

L’arbitro ha ammonito solo un giocatore

Coadiuvato dagli assistenti Bercigli e Palermo, con Santoro IV uomo, Serra al Var e Aureliano all’AVar, l’arbitro ha ammonito solo un giocatore, Casale della Lazio, e nessuno della squadra di Simone Inzaghi.

Inter-Lazio, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi. Al 5′ Kamada trova Castellanos nella metà campo opposta. Il numero 19 biancoceleste si invola verso l’area di rigore, poi rientra sul destro e calcia a giro: palla in rete. Interviene poi il VAR che annulla tutto per offside. Al 35′ Kamada arriva al limite dell’area, poi serve Zaccagni in area: il numero 20 della Lazio calcia di potenza, colpendo la rete esterna del palo di destra. Breve check al VAR perché Zaccagni era rimasto a terra dopo la conclusione per un contatto con Pavard. Non ci saranno provvedimenti perché il contatto è avvenuto con la palla già sul fondo. Al 47′ Vecino scivola all’interno dell’area di rigore, travolgendo involontariamente Lautaro. L’arbitro Sacchi valuta l’episodio come non falloso. Primo e unico giallo al 52′ ed è per Nicolò Casale.

Per Marelli manca un rigore all’Inter

Nel corso del primo tempo di Inter-Lazio, c’è stato un contatto tra Pavard e Zaccagni, con il francese che è entrato in ritardo dopo il tiro del giocatore biancoceleste. Il Var non è intervenuto, tanto meno l’arbitro Sacchi. A fare chiarezza è Luca Marelli a Dazn: «C’è stato un contatto dopo il tiro, ma il pallone era già uscito. Dunque si poteva intervenire solo a livello disciplinare ma non tecnico. Siamo nella norma, contatto sul quale si può discutere. Il pallone fuori toglie qualsiasi dubbio». Diverso il parere sull’episodio di fine primo tempo: “è scivolato Vecino ma ha impedito a Lautaro di prendere il pallone, l’arbitro era vicino ed ha deciso di non dare il rigore per cui il Var non è potuto intervenire ma a mio avviso ci poteva stare il penalty”.

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