E’ un Beppe Marotta a tutto tondo, quello che ha parlato ai microfoni di Dazn in una lunga intervista. Tanti gli argomenti toccati dal diggì nerazzurro, dal passato juventino al presente senza dimenticare il futuro. Che potrebbe regalare alla sua Inter un nuovo parametro zero, un colpo in linea con i precedenti messi a segno dalla dirigenza meneghina. Il riferimento è ovviamente al napoletano Piotr Zielinski, promesso sposo del club lombardo. Non è mancato un accenno a CR7, tema sempre caldo nonostante il tempo trascorso.
- Lo scudetto è ancora lontano
- Zielinski, il sogno Bellingham e il futuro
- Il paragone tra Conte e Inzaghi
- La Juve, CR7 e un ciclo ormai finito
Lo scudetto è ancora lontano
Non si può non partire dalla strettissima attualità e dal match scudetto vinto contro la Juventus: “Oggi nello spogliatoio si respira un’aria molto positiva – è il commento di Marotta – . C’è una mentalità importante. Al momento non abbiamo vinto nulla, quindi piedi per terra. Abbiamo un ruolino di marcia importante. I dati sono significativi. Non ricordo una squadra con +41 di differenza reti. Le insidie più grosse potremo trovarle sui campi di provincia a partire dalla Salernitana. Dobbiamo giocare con la stessa determinazione mostrata contro la Juve. Siamo primi con merito, ma il traguardo è ancora lontano“. Poi il dirigente aggiunge un paragone con l’Inter del passato: “Quello che conta è rappresentare una società che è tornata a essere importante come ai tempi del Triplete. Siamo cercati e ricercati da tanti giocatori”.
Zielinski, il sogno Bellingham e il futuro
Per l’arrivo di Piotr Zielinski è questione di tempo. Anche il politichese di Marotta in questo caso è meno prudente del solito: “Ho comunicato a De Laurentiis che stiamo sondando il terreno nel rispetto delle norme, poi se tutto andrà in porto lo tessereremo e lo annunceremo. E’ una di quelle occasioni che una società deve cercare di cogliere. Un sogno di mercato? Bellingham è un giocatore che mi fa divertire, ma è meglio non fare nomi…Cosa farò dopo l’Inter? Mi piacerebbe occuparmi a livello politico di sport“. Nessuna fretta per quanto riguarda i rinnovi e una carezza rivolta a Piero Ausilio: “L’organico attuale è merito di Ausilio che è una persona spesso sottovalutata col tempo sta dimostrando di essere un bravo ds, ne ho conosciuti tanti e lui è competente“.
Il paragone tra Conte e Inzaghi
L’attuale ciclo dell’Inter era cominciato già con Antonio Conte: “Antonio è una risorsa del calcio italiano che farebbe comodo a tante squadre. La speranza è che possa lavorare in Italia. Ma devo parlare anche di Simone. Il divario d’età di Inzaghi con Allegri e Conte dice che è un tecnico in grandissima crescita. E’ bravo dal punto di vista umano e professionale, ottimo nella didattica di gioco. I risultati raggiunti da questa Inter sono sicuramente merito suo. Inzaghi che è riuscito ad applicare i concetti di un calcio divertente instaurando con i giocatori anche un rapporto ottimo“.
La Juve, CR7 e un ciclo ormai finito
Infine, il tanto chiacchierato addio con la Juventus sul quale è rimasto sempre un alone di mistero. Tanti hanno attribuito il divorzio all’acquisto di Cristiano Ronaldo sul quale Marotta ha voluto ancora una volta fare chiarezza: “Quella di CR7 era un’operazione che non mi trovava in parte d’accordo. Il giocatore non si discute, ovviamente. Dal punto di vista finanziario-economico però era un’operazione impegnativa. Ma non è stato quello l’elemento che ha portato alla rottura. E’ stato più un cambio di programma del club che ha determinato la fine di un ciclo“.