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Inter, Moratti sorpreso dalla sconfitta col Milan: poi dà un consiglio a Lautaro e svela chi lo ha stupito

Massimo Moratti e l'Inter, un amore mai destinato a tramontare: l'ex presidente analizza il ko nel derby della Madonnina e spiega perché ha fatto bene a vendere il club

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Massimo Moratti torna a parlare della sua Inter in un’intervista rilasciata al quotidiano Libero. L’ex patron nerazzurro analizza il ko nel derby, parla di Lautaro, ritorna sulla cessione del club e svela il nome di un calciatore che lo ha particolarmente sorpreso.

Inter ko nel derby: Moratti non se lo aspettava

La vittoria di un Milan in difficoltà nel derby della Madonnina ha sorpreso un po’ tutti, Moratti compreso. Per l’ex presidente la partita persa contro il Diavolo dev’essere “un promemoria utile a ricordare quanto pericoloso e imprevedibile sia il calcio”. Già, il graffio di Fonseca ai danni dei campioni d’Italia lo ha colto di sorpresa. “Non me l’aspettavo e credo non se lo aspettasse nessuno neanche tra giocatori, società e tifosi” dice.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere. “Il Milan ha meritato giocando una buona partita, ma questa sconfitta può avere per l’Inter anche una valenza positiva. La squadra c’è, è fortissima e anche l’allenatore è bravissimo. Lo hanno dimostrato a Manchester”.

Il mal di gol di Lautaro continua: il consiglio al capitano

Capocannoniere dello scorso campionato stra-dominato dall’Inter, ma ancora a secco in questa stagione: che cosa succede a capitan Lautaro? L’argentino ha ammesso di essere in ritardo di condizione anche per via della Coppa America, di cui pure si è laureato re dei bomber.

Ma il suo digiuno non fa dormire sonni tranquilli a tutto il popolo nerazzurro. “È un ragazzo serissimo, io gli direi solo di togliersi di dosso la preoccupazione di quello che è un momento casuale e transitorio. Giochi rilassato e contento, come sa fare. Perché se ne fa un complesso rischia una crisi maggiore”.

Moratti, la cessione del club e il confronto col presente

Quando gli viene chiesto se si è mai pentito di aver venduto l’Inter, Moratti risponde senza tergiversare: “No, anzi, penso di averlo fatto tardi”. Il calcio è cambiato, i tempi sono cambiati. Niente più spese folli. Oggi la priorità è far quadrare i conti. Provare ad azzerare, o quanto meno contenere le perdite.

Ed è in questa direzione che si sta muovendo Oaktree, come testimonia l’ultimo bilancio approvato dal cda nerazzurro. “Sarebbe stato troppo difficile per me mettermi sul piano di una amministrazione mirata al risparmio – riconosce l’imprenditore di Bosco Chiesanuova -. Mi sono tenuto le mie perdite e la società non ne ha sofferto, ma andando avanti sarebbe stato molto più difficile per me”.

Un consiglio per ringiovanire ‘l’Inter dei vecchi’

Massimo Moratti e il calciomercato, quanti colpi per l’Inter. Ronaldo è stato il capolavoro, anche se poi è andata come è andata. Ma c’è un calciatore per cui l’ex presidente ha sempre avuto un debole: Alvaro Recoba. Ecco, ciò che manca all’attuale Inter è qualche giovane di prospettiva. Moratti veste i panni del talent scout e confeziona un assist per Marotta e Ausilio: “Nei giorni scorsi mi è capitato di vedere Urbanski, sono rimasto colpito dal suo talento, mi sembra davvero bravo”. Seguiranno il suo consiglio?

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