Il palermitano Abisso, la scelta per Parma-Inter, era reduce da una stagione no. Nelle prime tre giornate non era mai stato impiegato in A, Rocchi gli aveva dato una chance designandolo per la gara del Tardini tra Parma e Udinese dove è andato bene ma successivamente il suo rendimento è tornato alterno anche se è stato impiegato quasi sempre, in Empoli-Napoli è stato contestato dai toscani e non ha convinto in Monza-Torino. Vediamo come se l’è cavata ieri a San Siro il fischietto siciliano.
- I precedenti di Abisso con Inter e Parma
- L’arbitro ha ammonito due giocatori
- Inter-Parma, i casi da moviola
- La sentenza di Marelli
I precedenti di Abisso con Inter e Parma
Sei gli incroci con l’Inter per il fischietto siciliano con 3 vittorie, un pareggio e due sconfitte ma poco felici i ricordi dei nerazzurri con Abisso che tornò ad arbitrare l’Inter solo nel 2023 dopo circa due anni e mezzo dal celebre match del Franchi con la Fiorentina. Era il 24 febbrai 2019 del Franchi, finì con un pirotecnico 3-3 una gara condizionata però da un errore commesso dallo stesso arbitro che concesse il calcio di rigore del pareggio ai viola nei minuti di recupero per un tocco di mani inesistente di D’Ambrosio. Undici i precedenti con i ducali, poco fortunati con Abisso (una sola vittoria, 4 pari e 6 sconfitte.
L’arbitro ha ammonito due giocatori
Coadiuvato dagli assistenti L.Rossi e Cipriani con Massimi IV uomo, Pezzuto al Var e Paterna all’Avar, l’arbitro ha ammonito solo Keita e Dimarco
Inter-Parma, i casi da moviola
Questi i principali episodi dubbi. All’8′ pasticcio di Keita che perde palla e abbatte Lautaro: l’arbitro assegna un calcio di rigore per l’Inter ma rimandato all’on field review dal Var Abisso ravvisa che il fallo è stato commesso fuori area. Rigore revocato e giallo a Keita.Al 18’ Thuram scappa sulla destra e mette a centro area un traversone basso per il destro vincente di prima intenzione di Lautaro. Tutto inutile, però: Thuram era in offside a inizio azione. Al 49′ Abisso impiega qualche secondo di troppo prima di sanzionare un fallo di mano di Dumfries che nel frattempo si era involato in porta servendo poi Lautaro. Al 53′ Abisso ancora una volta deve fermare il gioco perché il pallone gli carambola addosso.
Al 54′ Barella si inventa una gran finta sul lancio di Mkhitaryan a far sedere Valeri e segna, ma Abisso segnala fuorigioco. Dopo qualche minuto il Var lo smentisce, il gol è buono. Al 64′ giallo per Dimarco, che ferma fallosamente Sohm. All’84’ Abisso ci ricasca. Splendida finta di Lautaro Martinez che manda a vuoto Hainaut in area di rigore costringendolo ad un intervento ritenuto irregolare: per l’arbitro è rigore ma anche stavolta dopo la revisione del Var il penalty viene revocato. Hainaut non commette fallo, è Lautaro Martinez che allarga il piede destro e va a contatto Inter-Parma finisce 3-1.
La sentenza di Marelli
A fare chiarezza è l’esperto di Dazn, Luca Marelli, che parte dal fallo di Keita su Lautaro Martinez. Penalty che dopo una revisione al VAR viene cancellato e tramutato in punizione dal limite, visto che il contatto è avvenuto fuori area: «Il contatto è fuori area. Parlo del primo contatto, che è quello che conta ed è sulla gamba sinistra. Ci sarà un overhaul, che porterà a togliere il calcio di rigore ed assegnare una punizione dal limite con ammonizione per Mandela Keita. Il fallo è netto, ma fuori area».
Si passa alla timida protesta dell’Inter per il tocco col braccio di Delprato che ha causato l’ennesimo corner nerazzurro al 15′: “Il calcio d’angolo nasce dalla deviazione finale di Delprato con la mano destra, ma il movimento del braccio è molto naturale. Inoltre il braccio è vicino al corpo e c’è meno di un metro tra lui e il tiratore. Abisso giudica il tocco non punibile, una decisione che mi trova d’accordo”. in diretta spiega sul secondo rigore negato: “Per quanto mi riguarda non c’è nulla. Il difensore del Parma tocca con l’esterno sinistro il pallone e non c’è nessun contatto con Lautaro. Per me questo rigore è da on-field review e da revocare”.