Dopo il ko interno con la Roma che può costare lo scudetto, l’Inter ha alzato la voce per il rigore negato nel finale a Bisseck in seguito al contatto con Ndicka. A dar manforte alle proteste nerazzurre, il parere di esperti ed ex arbitri, per i quali l’intervento del difensore giallorosso andava punito col penalty. Ma c’è un giallo che fa pensare a un nuovo caso Pjanic: l’audio tra Fabbri e Var è sparito.
- Inter-Roma, sparito audio Var del rigore negato a Bisseck
- Esperti concordi: l'intervento di Ndicka era da rigore
- Nuovo caso Pjanic: perché non è stato diffuso l'audio?
Inter-Roma, sparito audio Var del rigore negato a Bisseck
Nel finale della partita di San Siro, che la Roma si è aggiudicata grazie al gol di Soulé, si è registrato un contatto sospetto tra Ndicka e Bisseck, con il primo che ha trattenuto in maniera piuttosto evidente l’avversario. Tutto regolare per l’arbitro Michael Fabbri, supportato dal Var Di Bello e dall’Avar Piccinini, che hanno confermato la valutazione del campo del 41enne fischietto di Ravenna.
A sorpresa l’episodio da moviola clou della giornata non è stato analizzato nella sua interezza a Open Var, l’approfondimento settimanale in onda su Dazn che esamina i casi più controversi dell’ultimo turno di Serie A, dove era ospite il dirigente Aia Mauro Tonolini. È stata la conduttrice Giorgia Rossi a fare luce sul mistero: “Abbiamo chiesto ulteriori immagini per farlo vedere all’interno di Open Var e non ci sono state fornite”. Dunque né audio tra arbitro e Var né immagini inedite, che magari avrebbero potuto giustificare la decisione adottata.
Esperti concordi: l’intervento di Ndicka era da rigore
Da quanto si apprende, i vertici arbitrali avrebbero riconosciuto l’errore di Fabbri, tuttavia il direttore di gara non sarà fermato in quanto la sua prova è stata ritenuta nel complesso positiva. Di tutt’altro avviso, gli addetti ai lavori, che si alleneano alle proteste di Inzaghi. Per l’ex esperto di Dazn Luca Marelli “la trattenuta di Ndicka è chiara: è stata prolungata e ha usato entrambe le mani per fermare Bisseck. Il Var avrebbe dovuto correggere la valutazione di Fabbri: era rigore”.
Sulla stanza lunghezza d’onda Graziano Cesari, che a SportMediaset ha spiegato: “Bisseck è in vantaggio, Ndicka si gira e perde di vista il pallone. Il replay dietro la porta non lascia spazio a dubbi”. Quindi una stoccata al Var Di Bello: “Che cosa fa? A giugno ci rappresenterà al Mondiale per Club”. Sul suo sito ufficiale Gianpaolo Calvarese parla di “episodio complesso e al limite: per questo motivo è una decisione che deve prendere l’arbitro dal campo. Sarebbe stato corretto assegnare il rigore”.
Nuovo caso Pjanic: perché non è stato diffuso l’audio?
Si va verso un altro finale di campionato ad altissima tensione. Proprio come nell’aprile 2018, quando lo scudetto era conteso da Juventus e Napoli e, a tre giornate dalla fine, i bianconeri fecero scalo a San Siro per il derby d’Italia con l’Inter poi vinto in rimonta 3-2 nel finale di partita.
La squadra di Sarri protestò a lungo per l‘arbitraggio di Orsato e in particolare per la decisione del fischietto di Schio di non punire Pjanic col secondo giallo in seguito a una dura entrata su Rafinha. Dell’episodio se ne sono occupate a lungo anche Le Iene, che hanno provato senza successo a risalire all’audio tra arbitro e Var: dell’intervento dell’ex centrocampista bianconero, infatti, è stata resa disponibile solo la traccia video. Il caso Bisseck-Ndicka sembra molto simile: perché il dialogo tra Fabbri e la sala Var non è stato diffuso?