Stavolta giuro che sarà l’ultima: Fabio Fognini l’ha detto ai quattro venti, e forse è inevitabile pensare che il tempo dell’addio sia arrivato proprio adesso che il tennis italiano sta spiccando definitivamente il volo. “Tutto è cominciato grazie a mio marito Fabio”, ha detto ieri Flavia Pennetta, la compagna nella vita dell’ex numero uno del tennis italiano, pronto ad affrontare Jacob Fearnley in quella che potrebbe essere l’ultima partita sui campi del Foro Italico della sua carriera. O se non sarà l’ultima, comunque la prima degli ultimi Internazionali a cui prenderà parte.
- Il ringraziamento a Roma: "Questo è il torneo dei sogni..."
- Il 2025 come ultimo anno. E un ultimo assalto alla top 100
Il ringraziamento a Roma: “Questo è il torneo dei sogni…”
La decisione l’ha maturata negli ultimi tempi, quando tra infortuni e problemi vari il tennista ligure ha capito che i suoi giorni nel circuito sono ormai destinati a esaurirsi presto. “In realtà ho deciso che questa sarà la mia ultima avventura a Roma, perché voglio lasciare spazio ai giovani e penso che sia giusto così”, ha annunciato Fabio in un’intervista esclusiva a Sky Sport (che peraltro è la TV dove lavora sua moglie Flavia: chissà che in futuro la coppia non possa ricomporsi anche sugli schermi televisivi…).
“Ho fatto una carriera bellissima, sono davvero super contento di quello che ho vissuto e di come sono andate le cose. Ma appunto nella vita c’è un inizio e una fine, e penso che questo sia il momento di salutare chi mi ha accompagnato in questo percorso”.
Il legame con Roma resta inscindibile, sebbene sulla terra del Foro Italico Fognini non sia mai riuscito a spingersi oltre i quarti di finale. “Questo però è una sorta di tornei dei sogni, dove cerchi sempre di giocare bene e dove senti di avere pressioni extra. Ho tanti bei ricordi: la vittoria su Murray nel 2017 (all’epoca era numero 1 del mondo) rimane la partita più bella che ho mai giocato su questi campi”.
Il 2025 come ultimo anno. E un ultimo assalto alla top 100
Contro Fearnley, Fabio cercherà di conquistare la vittoria numero 17 nel torneo della Capitale: il bilancio all time racconta di 16 vittorie e 17 sconfitte (17-18 se si tiene conto di due gare di qualificazione disputate a inizio carriera), riuscire almeno a pareggiarlo sarebbe certamente una buona cosa (bisognerebbe spingersi fino al terzo turno).
Le parole di Fognini non lasciano spazio a molte interpretazioni: se questi saranno gli ultimi Internazionali d’Italia a cui prenderà parte, è plausibile l’idea che a fine 2025 arriverà anche il ritiro dalle competizioni. “In tutti questi anni ho capito che il tennis è passione, sacrificio e felicità. A volte serve anche un po’ di fortuna, ma in generale posso dire di aver fatto ciò che volevo”.
Con 9 titoli ATP in bacheca, su tutti quello conquistato a Monte Carlo nel 2019 in finale contro Lajovic. Roma, come detto, non è mai stata tanto benevola nei suoi confronti: i quarti conquistati nel 2018, persi contro Rafael Nadal (la rivincita sarebbe arrivata l’anno dopo proprio a Monte Carlo), restano il risultato migliore. Oggi Fabio è numero 109 del mondo: difficile che possa rientrare in top 100, ma di sicuro per uno che tra meno di tre settimane compirà 38 anni è comunque tanta roba.