Intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della gara vinta dalla sua Inter contro il Torino grazie alla rete di Brozovic a pochi minuti dal riposo, il tecnico nerazzurro, Simone Inzaghi, si proietta inevitabilmente con la testa alla finale di Champions League che, esattamente tra sette giorni, il 10 giugno a Istanbul, lo vedrà sfidare Pep Guardiola e il suo Manchester City.
- Inzaghi applaude i suoi
- I dubbi di Inzaghi per la finale
- La finale è un sogno
- Come si affronta il City
- Sensazioni da finale
Inzaghi applaude i suoi
Archiviato il campionato con 72 punti in classifica e uno sprinti finale importante, che ha blindato la qualificazione alla prossima edizione della Champions, Inzaghi applaude i suoi per un ultimo periodo vissuto con attenzione e concentrazione:
Oggi devo fare un applauso ai ragazzi, perché preparare la gara con il Torino a sette giorni dalla finale di Champions League non era facile, ma loro sono stati bravi.
I dubbi di Inzaghi per la finale
In merito alla probabile formazione per la finale del 10 giugno, Inzaghi ammette di non aver ancora fatto le sue scelte, con una rosa che sta girando a mille tra titolari e panchina. I dubbi più grandi che ruoteranno proprio attorno alla presenza dal primo minuto dei due giocatori che hanno confezionato il gol vittoria nella gara dell’Olimpico Grande Torino, Brozovic e Lukaku:
I ragazzi mi mettono dubbi quotidianamente, da agosto. Domani avremo un giorno libero, poi una settimana intensa per preparare al meglio la gara. Quella sarà la 57esima partita della nostra stagione, ma è grazie alle 56 partite che abbiamo fatto fino ad oggi che ci siamo meritati questa gara, che è la più importante di tutte. E occorre dire grazie anche alle sconfitte, che ci hanno permesso di crescere.
La finale è un sogno
In merito al successo con il Torino e agli ultimi due mesi, Inzaghi rivela:
Oggi volevo vincere, perché lo dobbiamo alla nostra società e ai tifosi. Nelle ultime nove abbiamo fatto un gran percorso e volevamo vincere. Complimenti al Torino, che è una squadra molto difficile da affrontare. Ultimi due mesi di crescita? Brozovic e Lukaku non li abbiamo avuti per cinque mesi, ma non deve essere un alibi. Poi, con le vittorie siamo cresciuti, siamo riusciti a sistemare la classifica di Serie A, a vincere trofei e ad arrivare a una finale che era un sogno, che abbiamo realizzato e che ci giocheremo mettendo in campo i nostri valori.
Come si affronta il City
Passando proprio agli avversari della finale, il Manchester City, che nel pomeriggio hanno alzato al cielo l’FA Cup battendo 2-1 lo United grazie alla doppietta di Gundogan, Inzaghi ammette:
Non l’ho vista, ma la guarderò attentamente questa sera. Non dimentichiamo che il City oggi giocava con un’ottima squadra. Noi si dovrà essere bravi a soffrire insieme e a giocare a calcio, per togliere un po’ di possesso al City, attaccando in equilibrio e sperando di recuperare tutti i giocatori che oggi sono rimasti a casa. Ci sono speranze di recuperarli.
Sensazioni da finale
Sulle sensazioni con cui si arriva alla finale di Champions, Inzaghi rivela:
E’ una sfida che attendiamo con ansia. Chiaramente è un’emozione grande, ma prima di oggi mancavano ancora delle cose da fare. Ora posso iniziare a gustarmela al meglio, così come tutto il mondo Inter. Prima c’era una finale di Coppa Italia da vincere, le ultime cinque di campionato, ma i ragazzi sono stati bravissimi e restare concentrati. Consigli da Pippo sulla finale di Champions League? E’ venticinque anni e passa che parliamo di Champions. In casa se ne è parlato da sempre: dalle sue finali, ai miei quattro gol in una partita… quindi è un argomento che tocchiamo spesso.